lunedì 19 luglio 2010

Воскресенье (domenica)

Oggi mi sono alzato tardi, erano quasi le 10: anche se il sonno è tormentato e discontinuo (causa forse il caldo, o la stanchezza ancora da smaltire…) sono rimasto a letto un po’ di più, perché ieri sera poi si è fatto tardi (le 2…) e perché tanto oggi è domenica.

Ieri sera poi è continuata così: Baktior ha voluto giocare a “Nardin” (Backgammon) e l’ho battuto. Bella forza direte…era imbriago spolpo… Poi abbiamo fatto: 10 minuti di sauna, tuffo in piscina, 5 minuti di sauna e rituffo in piscina. E poi nanna.

Stamattina, dopo colazione, ho preso la moto e sono andato al distributore sulla strada principale, a pochi km da qui, perché oggi devo pulire la catena. O meglio: dovevo…

Dopo essermi assicurato che Rhassoul (precedentemente avevo sbagliato a scriverne il nome…) ha un pennello da prestarmi, vado alla ricerca di mezzo litro di diesel per pulire, appunto, la catena. E vengo a scoprire che di diesel, a Tashkent, non ce n’è… Primo distributore, secondo, terzo, quarto…niente, solo benzina. 80, 91 e 95 ottani, ma niente diesel. Cercano di spiegarmi perché, ma non lo capisco bene… Tra un distributore e l’altro mi fermo ad un mercato, che dalla strada non sembra molto grande, ma che una volta entrati si rivela immenso: una valanga di bancarelle una vicina all’altra senza soluzione di continuità, tutte di vestiti, scarpe, indumenti in genere. Ogni tanto una bancarella che vende qualcosa da mangiare, tipo chiosco, ma nessun “minimarket”, che io cercavo per prendermi due cose come “snack” da portare a “casa”. Mi prendo quindi mezzo litro di the freddo, che poi tanto freddo non è, ma meglio così. Il the freddo qua ha una specie di “consistenza” gasata, anche se non è gasato, come se avesse dentro un po’ di “frizzina”, non so se mi spiego…

Al distributore più vicino a casa di Airat ne approfitto per dare una sciacquata alla moto: me la lavano con la lancia, non benissimo, ma è sufficiente (così tolgo quello sporco che non erano riusciti a togliere con lo straccetto i ragazzi del ristorante dell’Hotel Expo…). Due minuti, ok, ma mi chiedono comunque una miseria: 1000 som (mezzo euro). Vedo nel frattempo che il distributore è dotato di gommista con officina abbastanza pulita e con macchinari moderni. Faccio allora un pensiero, e prendo su due piedi la decisione di cambiare le gomme: sono qui preoccupato dell’usura delle T63, che dopo neanche mille km su asfalto sono visibilmente usurate, e mi aspettano alcune migliaia di km in Kazakistan, che suppongo che, per quanto rovinato, siano su asfalto. Queste offroad le tengo allora per la mongolia, da qualche parte le ricambierò, e rimetto su le stradali intermedie. Ora non ho le gomme con me, chiedo quindi quando riaprono (mi dicono alle 2) e torno a casa.

Mi faccio un tuffo in piscina mentre aspetto le 2, e quando sto per ripartire arriva la famiglia di Airat: 3 delle 4 figlie, e il figlio, con amici al seguito, e iniziano a catapultarsi in piscina. Mi incitano con gran gioia a fare il bagno con loro, non posso rifiutare. Sono davvero simpaticissimi. I maschi fanno di quei tuffi con rincorsa che mi fanno venire i brividi, perché se dovessero per caso scivolare sulle piastrelle bagnate potrebbero battere la testa o i denti sul bordo piscina…non ci voglio pensare… ma se ripesco nei ricordi li facevo anch’io tuffi simili, da dodicenne…in vacanza all’Isola Verde…

Saluto tutti e vado per cambiare le gomme, dicendo che sarei tornato dopo un paio d’ore. E’ chiuso. Ma telefonano al ragazzo che fa il gommista, che è a casa che sta dormendo, e che arriva dopo non molto. Mi dicono che è domenica, ma io dico loro che lo so, e che gliel’avevo giustappunto chiesto, alla mattina, se era aperto al pomeriggio, e a che ora…

Smonto prima l’anteriore, e devo quì aprire una parentesi per dire quanto schifo fa il cavalletto centrale che ho montato…è scomodo e difficile da azionare, e non tiene su in equilibrio la moto! Quando la moto è sul cavalletto centrale, dopo un secondo scivola giù in avanti, e se non sei accorto cade per terra! mi stava per succedere, più di qualche volta; ormai lo so, ed è una tragedia, perchè il centrale serve, per ingrassare la catena ogni sera, e ora per cambiare le gomme. Devo quindi puntellare l’anteriore, velocemente, molto velocemente, una volta messa la moto sul centrale. Ho veramente solo un secondo di tempo. Ma ora che devo cambiare l’anteriore, bisogna fare altrimenti, e per fortuna che qua dal gommista hanno un crick idraulico, con cui puntello il sottocoppa (molto meglio che col secchio usato a Tavildara…)

Il ragazzo, che avrà vent’anni, secondo me non ha mai cambiato la gomma di una moto, o almeno di sicuro non di una moto “occidentale”… lui stesso non accenna neanche a usare la macchina stallona gomme, quindi tiro fuori le leve… smontiamo piano piano le gomme e le rimontiamo, prima l’anteriore e poi il posteriore. A lavoro completato se ne sono andate due ore… mi chiede 2000 som. Gliene do 5000 (3$) perchè per quanto poco mi è stato d’aiuto…e si è sporcato le mani in una maniera indegna (io avevo i guanti…)

Vado quindi a mangiarmi un meritato dolce nel posto indicatomi da Oltinboy (con cui mi ero lamentato che qua in Uzbekistan non hanno dolci… lui mi ha risposto che conosce delle pasticcerie turche, e io gli ho detto che, appunto, sono turche…) Volevo andare poi a scroccare di nuovo il wi-fi all’Hotel Uzbekistan, ma dato che qua nel locale hanno il wi-fi, decido di comprarne mezz’ora, per evitare di fare il pezzente… Mi danno invece il codice gratuitamente, non ho capito bene perchè: se è che per chi consuma il wi-fi è gratuito, oppure perchè la moto ha fatto colpo…che ne so…

Chiamo casa, ma i miei sono a vedere mio fratello al 52 ore non stop. Mando un po’ di messaggi, invio qualche email, e pubblico un paio di post che avevo scritto nei giorni scorsi.

Vado quindi a vedere di preciso dov’è il bikers club, dove dovrei andare stasera… Torno a casa, ma mi fermo prima a prendere un dolce, per i ragazzi a casa. Prendo una crostata, quello che ho trovato.

Faccio un paio di tuffi in piscina con i ragazzi, ne sono contenti, poi mangio qualcosa, che mi ha preparato Rhassoul; sono ormai le 20. Le figlie di Airat insistono perchè io torni in piscina anche dopo cena, ma con lo stomaco pieno non ne ho proprio voglia. Le deludo, ma amen. Loro fanno la spola tra sauna e piscina, avanti e indietro, fino alle 10 di sera.

A questo punto, anche se non ne avrei minimamente voglia, devo andare al bikers club. Devo chiedere dove poter trovare dell’olio per moto. Oggi l’ho chiesto in 4 posti, ma hanno solo quello per auto, che di certo non metto sulla moto. Piuttosto aspetto, forse in Kazakhstan c’è qualche moto in più… Chiedo info ad Airat, che mi dice che l’ingresso alle moto in città è vietato (ma io ci sono entrato mercoledì, e anche giovedì, e anche oggi!!!) ma che posso provare ad andarci lo stesso. Se mi fermano mi consiglia di fare il melodramma, o di dare un po’ di soldi agli agenti…non mi pare una buona soluzione. Mi faccio chiamare un taxi da Rhassoul, ma il taxista (suo amico) non può…perchè è ubriaco… Rhassoul mi accompagna allora in macchina alla strada principale, un paio di km dalla casa di Airat, e mi ferma un “taxi”… praticamente mette fuori il braccio e dopo una decina di minuti una macchina si ferma… una macchina comune, qui fanno tutti da taxi! dice Rhassoul che principalmente lo fanno le Matiz, e infatti questa è una Matiz. Rhassoul mi contratta per 4000 som, e dà le indicazioni per il bikers club al tassista.

Una volta arrivati, mi felicito con me stesso della decisione presa di non venire in moto: di moto non ce ne sono. E neppure di bikers! Il posto, da fuori, è completamente buio, sembra assolutamente chiuso, invece c’è uno spiraglio di luce che esce dalla fessura della porta, e dentro ci sono un po’ di ragazzi che ballano, altri che bevono ai tavoli. Chiedo alle bariste se sanno indicarmi qualche motociclista, la prima non sa, o non capisce, la seconda mi indica il tavolo in fondo. Che cos’ho da perdere? Vado e chiedo. Uno dei due ha la moto. Quello che non parla inglese… In qualche modo mi dicono che i motociclisti di Tashkent sono tutti in Kazakistan ora, ad un “mega party” al lago Balkhash, a 1000km da qua; sono partiti mercoledì, e torneranno probabilmente mercoledì prossimo. Che culo!… Mi dicono che qui in Uzbekistan non è facile trovare olio per moto, che il loro presidente non ama le moto…ma mi danno comunque il numero di uno che me lo può procurare. Mi assicuro che parli inglese (lo chiamerò domani), li ringrazio e mi congedo. Non ho più niente da fare qua, ormai…

Fuori dal pub, in strada, alzo il braccio e si ferma subito un ragazzo, in una Matiz bianca… Gli dico che devo andare a Dendra Park (il villaggio di Airat), e mi fa capire che è distante. Mi chiede quanto gli voglio dare, gli dico 4000, e dice di no, che è troppo poco. Gli faccio capire che all’andata questa è la cifra che ho dato, ma non ci sente. Gli chiedo quanto vuole e lui continua a dire a me di proporre una cifra. Alzo a 5000, lui ne vuole 8000, alla fine concordo per 7000. Ci vogliono una decina di minuti buoni ad arrivare a casa di Airat, e il tipo passa con i rossi e corre… saranno almeno 10km, direi… Si lamenta che non ha fatto un buon affare, ma io gli do 7000; insiste per lasciarmi il numero, così lo posso richiamare se ho bisogno, nei prossimi giorni.

Mi faccio lasciare all’imbocco della stradina di Airat, sono solo 100m dal cancello della casa. Nel tratto precedente, salendo la collina, c’erano un sacco di cani per strada. Anche solo questi 100m mi mettono il panico: ho la pila, ma è buio totale. Per un attimo ho il terrore di aver lasciato il cellulare in macchina, poi lo trovo, chiamo subito Rhassoul, che mi apra il cancello, che sono qua. I cani abbaiano, forte. Se Rhassoul non apre sono fottuto. Arriva quasi subito, per fortuna. Lo ringrazio, calorosamente.

I ragazzi mi avevano prestato una scheda uzbeka, perchè il roaming non mi funziona (neanche da Tajikistan e Turkmenistan…) e il *123* funziona quando vuole, è poco affidabile… La scheda uzbeka imballa letteralmente il mio nuovo nokia (1120 forse, non mi ricordo neanche il modello) quindi la devo mettere sul fido noki8, che la regge, pur rallentato. Avevo appunto memorizzato il numero di Rhassoul, per farmi aprire una volta di ritorno, e per ogni evenienza… Avevo comunque portato con me anche il satellitare, non si sa mai…

Ora vado a letto. Alla fine non ho pulito la catena, come volevasi dimostrare…