mercoledì 21 luglio 2010

Lunedì e martedì

ieri, lunedì 19, sono andato in centro in “taxi”, alla mattina, con i 3 fratelli, amici dei figli di Airat; così assieme al tassista abbiamo cercato il consolato della Mongolia: non si riusciva a trovarlo, una fatica incredibile, il tassista avrà chiesto a 20 persone, anche alla polizia, che si trovava proprio a 100m dal consolato! Dovrei allungare il visto, in modo da poter entrare in Mongolia anche più in là, perché sto aspettando che mi raggiunga Ture (www.tureadventure.it) che si trova ancora a Teheran, quindi i tempi si dilaterebbero un po’, e i miei visti invece sono “corti”…

Il consolato si trova dietro a due negozi, senza il tassista non l’avrei davvero mai trovato… Mi dicono che non sono “temporaneamente” ancora pronti ad emettere visti, perché hanno aperto “solo” da un anno, forse lo saranno l’anno prossimo. Ok, alla prossima allora, si rimanda il tutto ad Almaty…

Cerco poi un telefono pubblico, per chiamare in Italia, l’assicurazione medica, perchè ho l’orecchio sinistro tappato, da ieri sera, quando mi sono immerso in piscina a “casa”. Mi chiedono un numero uzbeko per richiamarmi, che il dottore si metterà in contatto con me. Chiedo per farmi una scheda in un negozio, ma mi dicono che bisogna andare nell’ufficio centrale, in centro, appunto. Nel frattempo ne approfitto per farmi tagliare i capelli, ormai sono un po’in disordine: c’è un bel negozio, parrucchiera e barbiere, ci lavorano dei giovani. Non è un posto caratteristico, come i barbieri che c’erano a Siverek, ma almeno sono tranquillo che faranno un buon lavoro. E così è stato, e mi son pure fatto tagliare la barba, per la prima volta in vita mia. Mi dirà poi Airat, la sera, che se glielo dicevo mi portava alla scuola barbieri, dove a volte va anche lui, dove gli allievi ti tagliano i capelli gratis, perchè così intanto fanno pratica…amen, sarà per la prossima ;-)

Vado quindi poi in centro, a fare la scheda SIM uzbeka. Ci avrà messo più di un’ora l’addetta, incredibile quanta roba ha scritto al pc, o meglio, quanto tempo ci ha messo a scrivere… La scheda non costa nulla, solo i 3$ di traffico che ha dentro; avrei dovuto farla subito, le telefonate con il numero italiano costano, e pure i messaggi, e pure riceverle; meglio tardi che mai… Ora posso ricevere telefonate a 3cent$ al minuto, e mandare messaggi, anche in Italia, a 12cent$. Mando il numero a cobra, che lo dia all’assicurazione, ma non funziona ancora bene, non riescono a contattarmi, non è ancora attivo al 100% forse, anche se le chiamate “interne” mi funzionano… Vado a mangiare di nuovo al Central Pastry, il locale con wi-fi gratuito, dov’ero stato l’altro giorno, ma internet è lentissimo, non si riesce a fare quasi nulla; per chiamare l’assicurazione approfitto ancora di Oltinboy, lo chiamo e vado nel suo ufficio. Con skype chiamo l’assicurazione, e ci mettiamo d’accordo di aspettare 24h e stare a vedere l’evolversi della cosa; ne approfitto poi per chiamare casa e per mandare “due” email. Mi vado poi a mangiare una fetta di dolce (ho scoperto di esser proprio goloso di dolci: quando ho i morsi della fame, non c’è dolce che tenga: prediligo il salato. Ma quando ho un “certo languorino”, non riesco proprio a fare a meno di qualcosa di dolce…).

Mi faccio poi una bella passeggiata, attraverso il centro, la piazza centrale, vado al supermarket a prendere due cose, entro in una pasticceria e prendo dei dolci (dei baklava turchi) e li porto in dono alla famiglia di Airat, dove mi reco, per poi tornare a Dendra Park con lui.

La moglie di Airat mi prepara gentilissimamente qualcosa da mangiare, e poi abbiamo un’interessante chiacchierata (in inglese), principalmente sulla religione: lei si è “convertita” dodici anni fa dall’islamismo al cristianesimo, in particolare è battezzata a Geova. Le figlie di Airat mi fanno come sempre le feste. Torniamo poi alla villa, e io sono davvero morto di sonno.

Oggi, martedì 20 luglio, mi sono svegliato tardi, e dopo colazione sono anche tornato a letto… poi mi sono dato alle grandi pulizie: ho finalmente pulito la catena, come mai avevo pulito catena in vita mia. Con miscela di benzina e olio motore, corona catena pignone, copricatena e copripignone, tirato tutto a lucido come nuovo. Ho asciugato un po’ e messo poi il grasso. Trasmissione “nuova”. Anche se qualche maglia non dico sia grippata, ma è un po’ “rigida”…

Ho poi lavato (a mano) il completo da moto: era davvero lurido, dopo 10mila km, un mese di strada… Ho lavato anche le borse, e i guanti. Rasul (io mi ero inventato chissà quale combinazione di lettere, lui mi ha scritto il suo nome così…) mi ha fatto il bucato, ha messo in lavatrice quasi tutta la mia roba. Bene!

Poi mi sono intrattenuto un po’ con Rasul, abbiamo in qualche modo chiacchierato, gli ho fatto vedere un po’ di foto del viaggio, è stato molto contento della Polaroid che gli ho regalato (foto di noi due insieme) e abbiamo bevuto il the. Lui torna a casa dalla sua famiglia 1 volta l’anno, il suo paese dista da qua 1200km. Vede quindi i suoi figli verso novembre, per circa 15 giorni, poi torna qua a lavorare per Airat. E’ venuto a Tashkent 10 anni fa per cercare lavoro, e ha conosciuto Airat quasi per caso, per strada, e da allora lo aiuta come maggiordomo, ospita i turisti clienti dell’agenzia di Airat, e fa anche da “tassista” sempre per i clienti di Airat. E’ un buon uomo, manda 100$ al mese a casa, a suo figlio 13enne, poi ha 3 figlie, di 18, 24 e 26 anni. Ovvio che è sbiancato quando gli ho detto che in qualche albergo ho speso 50$ al giorno, e non gli ho detto che dovrò dare ad Airat 30$ al giorno… Ha delle magliette addosso che sono talmente vecchie che hanno i buchi, dappertutto. A casa mia, quelle magliette sarebbero diventate stracci 10 anni prima, e da me non si spreca nulla. Vorrei quasi quasi regalargli una delle mie magliette, ma non so decidermi quale…vedremo…

Niente sauna, è spenta, spero di farla domani sera. Ora quindi nanna. Domani andrò a Tashkent, poi vedremo, se partire giovedì o venerdì…

Ah, ho provato svariate volte a chiamare Peter, il tipo di cui mi avevano dato il numero al Bikers’Club, per l’olio, ma niente, non squilla… ci rinuncio, cambierò l’olio ad Almaty.

Mi ero preso indietro con un po’ di foto, ora vediamo piano piano di ritornare in pari… iniziamo con questo album:

http://www.facebook.com/album.php?aid=70718&id=1348501144&l=acb6632984