martedì 15 giugno 2010

Belgrado – Sofia (Bulgaria)

500 km con temperatura di circa 30°!

Anche stamattina colazione leggera ma nutriente, consumata in un ristorante attiguo all’ostello in cui abbiamo dormito. La sala colazioni è al settimo piano, ma l’ascensore arriva solo al sesto… quindi dopo un piano a piedi una stupenda terrazza con vista sulla

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tangenziale di Belgrado…. DSCN0210[1]

Ma il locale è di alto lignaggio… si vede dagli accessori: chi di voi ha mai avuto uno spemi fettina di limone a colazione?

In partenza facciamo una foto con Tamara, che ci viene ad aprire il garage dell’ostello dove avevamo parcheggiato per la notte le moto, e che è entusiasta per le nostre moto e per il nostro viaggio. DSCN0166[1]

Aggiornamento serale… Giornata lunghissima oggi… stamattina alla ricerca di un meccanico per precaricare la molla dell’ammortizzatore; avevamo mandato un sms a Loris, che ci aveva risposto immediatamente su come fare: cacciavite e martello! ma abbiamo preferito cercare un centro assistenza Honda, e dopo un giro a vuoto (concessionario Honda, ma di auto!!!) finiamo in un paesino a 16 km da Belgrado… sperduto in mezzo ai campi troviamo il nostro Honda service dove finalmente ci sistemano le moto a gratis! DSCN0221[1]

Ringraziamo e salutiamo Centar S di Bolec.

In un’oretta siamo pronti a partire dopo aver ricaricato tutti i bagagli…. ma…. il diavolo ci ha messo la coda e dobbiamo tornare a Belgrado a recuperare le nostre…. carte d’identità che non ci avevano restituito alla reception!!! Un’ora persa! Alle 13.30 siamo ripartiti alla volta di Sofia! Autostrada con i soliti 30° per circa 170 km, poi termina e ci troviamo in un piccolo canyon scavato da un torrente con i limiti a 40 km/h, da schiaffeggiarsi per non dormire… DSCN0222[1] DSCN0224[1]

intanto il paesaggio è cambiato, tutto è più bucolico, un sacco di persone che lavorano i campi con sistemi poco meccanizzati e parecchie persone in bici o a passeggio ai bordi dell’autostrada! Una particolarità della Serbia è che i limiti sono tutti pari 20-40-60-80-100-120 kmh e variano spesso per giunta!

Ma non sappiamo ancora cosa ci aspetta…. Dopo 40 km di andatura da lumaca arriviamo al confine serbo – bulgaro, in frontiera ci fanno levare i caschi per confrontarci con le foto (che 2 p…e) e poi entriamo nelle “ridente” Bulgaria. Attorno a noi un paesaggio collinare verdissimo con un sacco di prati, qualche paesello sperduto e dei limiti da retromarcia! I 30 km che ci separano da Sofia li facciamo percorrendo una strada a quattro corsie con limite di 60 km/h!!!! Qui serviva visiera aperta per avere aria in faccia e schiaffoni sul casco pena sonore russate! Chiaramente solerti agenti dotati di telelaser vigilavano ”amorevolmente” sul rispetto dei suddetti limiti. Sofia di primo impatto non ci è piaciuta: molta polizia e case piuttosto brutte, una città “grigia”, molto più “sovietica” di quanto immaginassimo; vedremo se nel tour notturno cambieremo idea! Fra l’atro, visto che non tutti i mali vengono per nuocere, arrivando tardi abbiamo evitato una specie di tempesta che si è abbattuta su Sofia prima del nostro arrivo, infatti la temperatura è estremamente piacevole… adesso doccia, ne abbiamo proprio bisogno…

Avvisiamo che, dal momento che la copertura GSM è finora totale, non abbiamo mai acceso il satellitare, quindi per ora non mandate messaggi sul thuraya, che tanto non li leggiamo!

Ps: messaggio per mamme morose zie nonne donne in genere fino adesso ogni sera facciamo un bucatino con l’abbigliamento indossato durante il giorno per cui fino ad ora le valige non profumano di carogna….

Pss: per meccanici e uomini in genere ogni sera ingrassiamo le catene e dopo la modifica al precarico aumentandolo di 5mm l’assetto delle moto è migliorato parecchio!