mercoledì 30 giugno 2010

Quchan (Iran) - Ashgabad (Turkmenistan)‏

Solo 120km oggi, ma ci son state due frontiere in mezzo...poco piu' di due ore per sbrigare tutte le beghe burocratiche, hanno scritto il mio nome e quello della moto non so neanche in quanti registri, e il tutto a mano!!!
Il Turkmenistan mi ha accolto con un caldo colossale, 41 gradi...si fa fatica a respirare...dovevo tenere la visiera chiusa altrimenti era come avere un phon puntato in faccia (espressione che prendo a prestito dal cobra...)
Ashqabad (o Ashgabad) e' una citta' stranissima, una citta' moderna in mezzo al deserto, stradoni larghi, macchinoni, hotel giganti a manetta... la piu' sfarzosa citta' del viaggio finora...e mi sa che manterra' il primato...
Sono in un hotel in centro, non proprio economico, ma diciamo che compenso con l'affittacamere dove son stato ieri, avevo speso 10 euro... anche se l-hotel dove sono e' comunque un furto...4 stelle, ma solo sulla hall pero'... ora mi faccio 2 passi poi mangio e poi rientro in albergo, perche' ho sentito che qua vige il "coprifuoco" per i cittadini stranieri dopo le 23... meglio evitare, giusto per "stare dalla parte del formenton"...
Vi faro' sapere se faro' a tempo a farmi un bagno turco, che sembra esserci in albergo, e che non abbiamo poi piu' fatto in turchia...
Ora vado perche' sto gelando in questo internet cafe', ci saranno 15 gradi, quando vado fuori ce ne sono 40 non so come faro'... c'era scritto sulla guida della Lonely che si fa fatica a collegarsi ad internet e che c'e' una cattiva connessione...pure all'albergo mi han detto che e' una settimana che c'e' "bad connection"...eppure qua va che e' una scheggia...anche se mi hanno bannato il blog (non riesco ad accedervi, fa l'upload di questa email il cobra, sollazzantesi sul letto di casa...) (qua internet in teoria e' controllato, cosi' come le telefonate...boh...)
Ah, volevo dire a tutti che in Iran non ricevevo sms!!!
Ringrazio comunque tutti quelli che (probabilmente) mi hanno scritto qualcosa, ma son 5 giorni che non ricevo sms, tutto il tempo che ero in Iran!
Ora sembra che li riceva.
Hasta Luego!
P.S. A causa di una macchina che ha centrato Filippo e la sua moto lo stesso è rientrato in Italia in aereo senza grossi danni fisici, ma comunque sufficienti  ad impedirgli la prosecuzione del viaggio purtroppo.
Christian continua dunque in solitaria la bellissima avventura!

venerdì 25 giugno 2010

Siverek – Dogubayazit

590km

09:07 – 20:30

 

Si narra che, dopo il diluvio universale, l’Arca di Noè si posò su un monte…

DSCN0811 Monte Ararat, 5137m

lunedì 21 giugno 2010

Nemrut Dagi – verso Iran


Notte molto tranquilla, ci siamo addormentati con il rumore dei grilli e ci siamo svegliati con i canti degli uccelli…. siamo proprio in un bel posto… stiamo facendo la classica colazione Turca e avanzano i soliti cetrioli. Dimenticavo che stiamo facendo colazione a bordo piscina…


domenica 20 giugno 2010

Goreme – Nemrut Dagi


610 km neanche una goccia d’acqua… ma c’è mancato poco!

Questa mattina come ieri ci siamo svegliati sentendoci come grande puffo! Infatti la nostra spelonca sembra una casa dei puffi.

Chi indovina in quale trullo abbiamo dormito vincerà la razione di cetrioli che ci servono ogni mattina e che noi non mangiamo! (Con la connessione volante che abbiamo non siamo riusciti a inserire immagini lo fare stasera si spera)Oggi vorremmo arrivare a Nemrut Dagi città patrimonio dell’unesco, come Goreme del resto. Colazione con il classico the Turco e con un tipico piatto formato da… boh! vi diremo se riusciremo a capirlo!(Abbiamo scoperto essere una fritata con peperoni cipolla e pomodori e forse formaggio) in aggiunta olive formaggio e… cetrioli!!! Dopo caricheremo le moto e via verso EST! il momento dei saluti con Claudio e Marco è stato particolarmente intenso ci siamo augurati ciascuno di raggiungere la propria meta!(l’augurio migliore che si può fare ad un viaggiatore) E poi via verso la nostra meta odierna, la strada è stata parecchia ma mai noiosa. La Turchia ci ha stupito nuovamente, abbiamo visitato in moto i luoghi attorno a Goreme che non eravamo riusciti a vedere i giorni precedenti poi abbiamo proseguito lungo l’altopiano… paesaggi sempre diversi, da ampie zone coltivate a rilievi totalmente disabitati e incolti con pochissimi alberi e piante, poi in pochi chilometri ci siamo trovati in montagna! Scavallato un passo da 1600 metri ci siamo trovati in una valle praticamente alpina purtroppo con lavori in corso(di domenica!!!) fatto che ci ha rallentato parecchio… Qui bisogna rimarcare le capacità di Christian che dieci minuti dopo aver messo sul casco la visiera scura fa scatenare Eolo e Pluvio, infatti comincia a soffiare forte il vento e minaccia pioggia… ma qui il nostro attua la contromossa: si mette i guanti impermeabili e come avviene spesso non piove più e il vento cala vistosamente. La strada prosegue con grandi lavori di ampliamento in corso e ciò ci costringe a finire anche in strade bianche rallentando la nostra avanzata lentamente il sole cala regalandoci un bellissimo tramonto e colorando di arancione le montagne… ma costringendoci alla guida al buio pesto!!! Infatti qui l’illuminazione stradale è praticamente sconosciuta. Alle 21 abbiamo imboccato la deviazione per il parco, mancavano ancora 50 km alla meta! Attraverso una valletta e un’erta salita siamo arrivati alla sbarra chiusa dell’ingresso, trovato un alloggio per la notte domani mattina visiteremo il parco e vi racconteremo com’è.

sabato 19 giugno 2010

Goreme (Cappadocia)

140 km
Oggi giornata dedicata alla cappadocia in particolare ai “Trulli” formazioni rocciose a forma di cono su cui anticamente avevano ricavato delle abitazioni. In una di queste dormiremo due notti possiamo dire che la temperatura è di circa 18 gradi costanti per cui abbiamo dormito sotto le coperte e lo stesso faremo stanotte! Verso mezzodì siamo andati con i nostri nuovi compagni a visitare una città sotterranea, una fitta rete di gallerie che si estendono fino a 50 metri di profondità costruita nel 1200 AC veramente particolare, lungo la strada siamo stati sorpresi da un temporale per cui ci siamo rifugiati presso un benzinaio e come da tradizione turca c’è stato offerto un the! Dopo la visita alla città sotterranea ha ricominciato a piovere per cui ci siamo riparati in un locale dove oltre a vendere souvenir facevano pure da mangiare, per cui abbiamo pranzato in una specie di soggiorno. Dopo circa un’oretta e mezza la pioggia è cessata, ma ormai era tardi per cui abbiamo ridotto il percorso previsto e abbiamo visitato solo un lago creatosi in un cratere di un vulcano. La serata è trascorsa cenando alla turca con una specie di pizza farcita con carne. Dopo cena solito acquazzone per fortuna breve e ci siamo diretti nuovamente verso il nostro Tullo! Scusateci per le informazioni a singhiozzo ma abbiamo una connessione piuttosto precaria. Domani rotta verso l’Iran! Chiaramente ci avvicineremo soltanto non dobbiamo arrivarci domani… Andremo molto più a Nord di dove si sono verificati gli scontri! Comunque grazie a tutti per le informazioni.

venerdì 18 giugno 2010

Istanbul - Cappadocia

Stamattina lasceremo Istanbul per entrare in Asia, ultima colazione sulla splendida terrazza vista Bosforo… Oggi ci attende la Cappadocia, parecchi chilometri ci aspettano per cui partiremo prima del solito, qui si lavora! Non siamo qui a pettinare le bambole!

A stasera.

Chi vuole seguirci quasi in tempo reale http://share.findmespot.com/shared/gogl.jsp?glId=0V9gBNbb9C5EupyZg8WX892sNvrLd1B68

750km, dalle 09 alle 20, con tre soste benzina e due soste di riposo e rifocillamento. Alla fine siamo arrivati a Goreme… un posto magico… spettacolare, che vale assolutamente la pena vedere, ma andiamo con ordine. Stamattina abbiamo lasciato Istanbul direzione Ankara sotto un bel cielo azzurro e un sole splendente, ma dopo un centinaio di chilometri ha cominciato a rannuvolarsi e dopo un’altra cinquantina abbiamo preso per la prima volta pioggia, è durata solo cinque chilometri ma intensa, dopo una breve pausa ha ricominciato a piovere e il tutto si è ripetuto per una terza volta finché Christian non ha indossato i guanti invernali impermeabili… da quel momento non ha più piovuto ovviamente! Fino ad Ankara il cielo è stato leggermente nuvoloso permettendo di ammirare il panorama montuoso, abbiamo raggiunto i 1500 metri per poi procedere con un continuo saliscendi fra alture dolci e verdeggianti. Gradatamente siamo entrati nell’altopiano dell'Anatolia che abbiamo percorso attraverso strade larghissime, sempre a 2 corsie per senso di marcia, dritte, quasi all’”americana” con i soliti continui saliscendi ma con una spettacolare ampissima vista dell’orizzonte. E’ difficile spiegare quanto particolare sia vedere così lontano a perdita d’occhio senza vedere case o montagne in lontananza, dà veramente la sensazione di quanto siamo piccini! Proseguendo verso sud-est, vedevamo enormi distese di grano, e numerose mietitrebbie, nuovissime, ai bordi della strada. Ai distributori abbiamo visto una nuova tipologia di carburante: il “motorin”, che non abbiamo ancora capito cosa sia: costa meno della verde e meno del diesel….

Più ci avvicinavamo alla nostra meta e più il sole calava avvicinandosi al tramonto virando la luce al rosso e illuminando le rocce con una luce calda e magica. Ma nulla ci faceva supporre cosa avremo visto in seguito… Arrivati a Goreme al tramonto abbiamo visto meravigliati i famosi camini delle fate!!! Sono delle rocce dalle forme meravigliose in cui hanno ricavato anticamente delle case ora utilizzate per lo più per i turisti… e indovinate un po’ dove dormiremo stasera? Avete indovinato? A domani le foto degli interni! Ma il destino ci riservava un’altra incredibile sorpresa… mentre cercavamo una camera per la notte un Italiano ci salutava e ci invitava ad alloggiare nel medesimo posto e quì scoprivamo la presenza di un altro connazionale, anzi di più: siamo 4 veneti e tutti motoviaggiatori, per vedere chi sono gli altri guardate www.tureadventure.it e http://www.partireper.it/dovegiungere/, praticamente se ci fossimo messi d’accordo probabilmente non ci saremmo trovati!!!

giovedì 17 giugno 2010

Istanbul - Istanbul

Stamattina ci siamo alzati con moltaaaa calma…. Colazione sulla terrazza con vista sul Bosforo e sulla moschea, siamo praticamente sopra il minareto, adesso abbiamo capito perché ieri ci sembrava di avere il Muezzin direttamente in camera! Dalla colazione ci aspettavamo cose… Turche…. Invece colazione piuttosto classica se si esclude la presenza di anguria olive verdi e nere e verdure varie (pomodori e cetrioli a colazione!). Ci hanno appena annunciato che dovremo cambiare stanza per cui ci apprestiamo a traslocare… e dire che avevamo anche il filo con i panni stesi ad asciugare… Passeremo la giornata a zonzo per la città che già ci attira per l’estrema vitalità.

Abbiamo passato la giornata da perfetti turisti visitando moschee madrasse e suk, ci siamo mossi poco perchè alloggiamo vicino al centro e perche avevamo voglia di riposare, infatti nel tardo pomeriggio ci siamo buttati in un prato all’ombra di grossi platani… Nelle piazze ci sono numerosi venditori di pannocchie e di gelati, ma la cosa che ci ha piu colpito è la mescolanza di persone e culture che convivono in questa città. Si vedono donne con il burka e a fianco turiste mezze nude! Questa è comunque la prova che anche le culture piu diverse se c’è la volonta possono coesistere pacificamente… Stasera cena a base di dolci in una terrazza al quinto piano con vista sulla mosche azzurra…

Buonanotte a tutti domani si risale in moto!

mercoledì 16 giugno 2010

Sofia (Bulgaria) – Istanbul (Turchia)

620 km con temperatura di circa 27° e forte vento alla sera

Stamattina colazione ordinaria con latte the caffè marmellata burro pane fiocchi di avena muesli formaggio e affettati, non merita nemmeno una foto… Volevamo condividere con voi invece i comfort che la stanza di stanotte ci ha offerto… la tazza è foderata con della pregevole similpelle bianca che accoglie con una piacevole morbidezza i nostri lombi fortemente provati da numerose ore in moto e il lillipuziano lavabo difficile pure da centrare data la grandezza…. 

Circa 600 km ci dividono da Istanbul, cercheremo di arrivarci o ci avvicineremo molto, l’incognita è la strada fino al confine Turco, se i limiti sono quelli di ieri installeremo delle rotelle sulle moto perché stiano dritte finché dormiamo in corsa…. Anche perché il cambio di fuso ci ha fatto perdere un’ora di sonno!

Siamo a ISTANBUL e fra poco (venerdì) metteremo le ruote in ASIA!!!! è la prima volta che usciamo dall’Europa in moto!!! Ma partiamo con ordine. Stamattina gradevole giornata a Sofia, soleggiata e con temperatura ideale, ne abbiamo approfittato per passare in moto nel centro della città  dove ci sono la famosa chiesa di S.Sofia e vari palazzi di pregevole aspetto, nonché il monumento all’armata russa (in foto) DSCN0210[2] ma la Turchia ci chiamava e come sempre abbiamo fatto rotta verso EST! Abbiamo imboccato speranzosi l’autostrada e come in sogno abbiamo visto il cartello 120, sembrava un miraggio visti i limiti di ieri, infatti per 150 km abbiamo viaggiato tranquilli osservando comunque un graduale impoverimento dei paesi e delle cittadelle attraversate andando verso il confine…. Ma quando ormai viaggiavamo sul velluto ecco la fine dell’autostrada e la classica strada Bulgara con limite 60!!!! Abbiamo fatto oltre 100 km con “punte” anche a 40 kmh :-( e il paesaggio era sempre più cadente e tetro, a cui contribuiva anche un cielo nuvoloso e grigio; il confine non arrivava più, le inventavamo tutte per rimanere svegli. Nei pressi del confine è cominciato un serpentone lungo ben 10 km di TIR che attendevano di attraversare la frontiera… chiaramente abbiamo saltato la colonna e ci siamo presentati alla frontiera Bulgara attraversandola in pochi minuti, più complesso l’ingresso in Turchia, durato comunque solo 20 minuti: abbiamo dovuto incomprensibilmente presentare i medesimi documenti ad almeno 5 persone diverse, ma che emozione vedere il bandierone rosso Turco garrire al vento! Alle 17 abbiamo varcato la frontiera Turca     e dopo 20 minuti eravamo già in autostrada lanciati finalmente ad una velocità degna! La Turchia appare subito più europea della Bulgaria, tutto è abbastanza ordinato e ben conservato, le strade sono buone e girano meno catorci puzzolenti!!! Questa parte della Turchia ha dolci colline coltivate che formano un gradevole paesaggio, anche il cielo è di nuovo azzurro; ad infastidire c’è invece un forte vento laterale che ci costringe a viaggiare inclinati… e poi durante la sosta benzina, volgendo il nostro sguardo a sud, ci appare come d’incanto l’azzurro mare di Marmara: Istanbul è vicina!!! L’avvicinamento avviene tramite la tangenziale, ampia ma trafficatissima, inoltre lo stile di guida turco è piuttosto aggressivo e impaziente, comunque appena arrivati sullo stretto del bosforo non resistiamo alla tentazione di fare un salto in Asia! o meglio, ne eravamo convinti… invece non si trattava del ponte sullo stretto, ma di un ponte secondario, per cui l’Asia dovrà attenderci, ma ancora per poco! Poi mentre cerchiamo una camera per la notte sentiamo i richiami dei muezzin che convocano i fedeli nelle moschee, riconoscibili dai mille minareti che si stagliano all’orizzonte. Scaricati armi e bagagli ci accingiamo ad un giorno da turisti appiedati, vedremo qualcosa di questa magnifica città ben consci che in un giorno riusciremo a vedere pochissimo… ma la strada ci aspetta e le nostre Transalp pure!

Stasera Kebap!!!! per tutti!!!

martedì 15 giugno 2010

Belgrado – Sofia (Bulgaria)

500 km con temperatura di circa 30°!

Anche stamattina colazione leggera ma nutriente, consumata in un ristorante attiguo all’ostello in cui abbiamo dormito. La sala colazioni è al settimo piano, ma l’ascensore arriva solo al sesto… quindi dopo un piano a piedi una stupenda terrazza con vista sulla

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tangenziale di Belgrado…. DSCN0210[1]

Ma il locale è di alto lignaggio… si vede dagli accessori: chi di voi ha mai avuto uno spemi fettina di limone a colazione?

In partenza facciamo una foto con Tamara, che ci viene ad aprire il garage dell’ostello dove avevamo parcheggiato per la notte le moto, e che è entusiasta per le nostre moto e per il nostro viaggio. DSCN0166[1]

Aggiornamento serale… Giornata lunghissima oggi… stamattina alla ricerca di un meccanico per precaricare la molla dell’ammortizzatore; avevamo mandato un sms a Loris, che ci aveva risposto immediatamente su come fare: cacciavite e martello! ma abbiamo preferito cercare un centro assistenza Honda, e dopo un giro a vuoto (concessionario Honda, ma di auto!!!) finiamo in un paesino a 16 km da Belgrado… sperduto in mezzo ai campi troviamo il nostro Honda service dove finalmente ci sistemano le moto a gratis! DSCN0221[1]

Ringraziamo e salutiamo Centar S di Bolec.

In un’oretta siamo pronti a partire dopo aver ricaricato tutti i bagagli…. ma…. il diavolo ci ha messo la coda e dobbiamo tornare a Belgrado a recuperare le nostre…. carte d’identità che non ci avevano restituito alla reception!!! Un’ora persa! Alle 13.30 siamo ripartiti alla volta di Sofia! Autostrada con i soliti 30° per circa 170 km, poi termina e ci troviamo in un piccolo canyon scavato da un torrente con i limiti a 40 km/h, da schiaffeggiarsi per non dormire… DSCN0222[1] DSCN0224[1]

intanto il paesaggio è cambiato, tutto è più bucolico, un sacco di persone che lavorano i campi con sistemi poco meccanizzati e parecchie persone in bici o a passeggio ai bordi dell’autostrada! Una particolarità della Serbia è che i limiti sono tutti pari 20-40-60-80-100-120 kmh e variano spesso per giunta!

Ma non sappiamo ancora cosa ci aspetta…. Dopo 40 km di andatura da lumaca arriviamo al confine serbo – bulgaro, in frontiera ci fanno levare i caschi per confrontarci con le foto (che 2 p…e) e poi entriamo nelle “ridente” Bulgaria. Attorno a noi un paesaggio collinare verdissimo con un sacco di prati, qualche paesello sperduto e dei limiti da retromarcia! I 30 km che ci separano da Sofia li facciamo percorrendo una strada a quattro corsie con limite di 60 km/h!!!! Qui serviva visiera aperta per avere aria in faccia e schiaffoni sul casco pena sonore russate! Chiaramente solerti agenti dotati di telelaser vigilavano ”amorevolmente” sul rispetto dei suddetti limiti. Sofia di primo impatto non ci è piaciuta: molta polizia e case piuttosto brutte, una città “grigia”, molto più “sovietica” di quanto immaginassimo; vedremo se nel tour notturno cambieremo idea! Fra l’atro, visto che non tutti i mali vengono per nuocere, arrivando tardi abbiamo evitato una specie di tempesta che si è abbattuta su Sofia prima del nostro arrivo, infatti la temperatura è estremamente piacevole… adesso doccia, ne abbiamo proprio bisogno…

Avvisiamo che, dal momento che la copertura GSM è finora totale, non abbiamo mai acceso il satellitare, quindi per ora non mandate messaggi sul thuraya, che tanto non li leggiamo!

Ps: messaggio per mamme morose zie nonne donne in genere fino adesso ogni sera facciamo un bucatino con l’abbigliamento indossato durante il giorno per cui fino ad ora le valige non profumano di carogna….

Pss: per meccanici e uomini in genere ogni sera ingrassiamo le catene e dopo la modifica al precarico aumentandolo di 5mm l’assetto delle moto è migliorato parecchio!

lunedì 14 giugno 2010

Zagreb – Belgrado (Serbia)

446 km con temperatura massima 34°!

Siamo in partenza verso belgrado, vi mostriamo la leggera colazione del nostro team per darvi un’idea delle sofferenze a cui siamo sottoposti…..

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Facciamo notare che, per chi pensasse che il go-east team si conceda dei momenti di pausa, durante la notte, senza essere vigile e attento, questa notte ci siamo dovuti svegliare, e correre fuori a portare dentro la roba, lavata e stesa, perchè era giunto un acquazzone improvviso…e soprattutto per portar dentro gli stivali, per non ripetere la brutta esperienza austriaca dell’anno scorso…

a stasera con nuovi aggiornamenti…

 

Stamattina abbiamo cercato dei ricambi per i caschi, non perchè si sia rotto qualcosa ma per pura precauzione, fra un po’ saremo fuori dall’Europa e non troveremo praticamente nulla. Consultando su internet siamo finiti a casa dell’importatore Premier per la Croazia! Ci ha omaggiato i particolari richiesti, due sottocasco e una maglietta! Assistenza Premier notevole!!! Trattamento da piloti ufficiali :-) ringraziamo molto Migo Moto: nella foto la consegna.DSCN0192[1] 

Cogliamo l’occasione per ringraziare ufficialmente la Premier per i caschi messi a disposizione: sono davvero leggeri e molto comodi.

Poi ci siamo recati alla Honda per cercare di aumentare il precarico della molla posteriore, ma nessuno aveva tempo per noi :-( così tenteremo domani qui a Belgrado. Partiti verso mezzodì, abbiamo fatto tutta autostrada come al solito noiosa deserta e piatta con 30° fissi. Ad un distributore abbiamo incontrato Gabriel, transalpista ungherese con cui abbiamo scambiato 4 chiacchiere. DSCN0197[1]

Strada ancora tutta dritta, ai lati distese di campi in parte coltivati in gran parte incolti, fino alla frontiera Croazia – Serbia, e un altro Stato è stato inanellato dal GoEast Team! L’ingresso in Serbia si nota subito, con l’asfalto più datato, cartelli con scritte sia in latino che in cirillico, e alcuni “particolari” lungo l’autostrada: una persona a piedi sulla corsia di emergenza, e poi una bicicletta che marciava in senso contrario sulla corsia di emergenza!!! Oltre a qualche “signorina” che chiedeva “l’autostop”… Finalmente si inizia a vedere qualche casa ai bordi dell’autostrada: siamo alle porte della Capitale Serba. La giornata si è conclusa in un ingorgo colossale a Belgrado con innumerevoli auto in panne per il gran caldo (numerose mitiche YUGO e Zastava [non se vedevamo da 20 anni!!!]). Ora doccia spettacolare e poi forza AZZURRI!!!!

Per chi ancora non avesse capito come seguirci online in tempo reale, nella sezione “dove siamo” del nostro sito www.go-east.it c’è la tracciatura del nostro percorso, fatta con il posizionatore satellitare Spot. Seguiteci!

Stasera mangiando abbiamo visto la partita degli Azzurri, abbastanza deludente speriamo che sia la solita partenza stentata dell’Italia… Buonanotte…

domenica 13 giugno 2010

Badoere - Zagabria (Croazia)

Oggi 450 km con temperatura minima 27°

Grande emozione alla partenza dalla piazza di Badoere con vari rappresentanti delle istituzioni, sindaco e rappresentante della regione, con consegna delle targhe che porteremo a Tokio. Ringraziamo il Presidente del Moto Club Spinea, Gigi Faraon, per la bella presentazione e l’impeccabile organizzazione. Bello vedere amici e conoscenti che ci hanno festeggiato alla partenza, non sono mancati gli occhi lucidi e qualche sguardo di chi sarebbe partito volentieri con noi :-) Scortati dai partecipanti alla cavalcata organizzata dal Motoclub Spinea siamo partiti verso Trieste dove siamo arrivati dopo noiosissima autostrada, abbiamo pranzato in Slovenia per poi proseguire fino a Zagabria attraverso verdi colline. Abbiamo già attraversato due frontiere!!! Siamo un po’ provati dal caldo, ma nulla che una doccia non possa lavare via. Durante la fermata in un autogrill sloveno abbiamo notato vari furgoncini con carrello: sono i furgoncini che fanno la spola avanti e indietro con i Paesi dell’ Est, carichi di persone e merci. Abbiamo visto anche qualche bisarca carica di macchine usate, direzione Est. Ora ci aspetta una tipica cenetta slovena…speriamo sostanziosa perché qui la fame non manca! Ringraziamo tutti coloro che ci hanno salutato alla partenza e a presto…DSCN0166[1]

In esclusiva da Zagabria la cena del GoEast TeamDSCN0180[1] DSCN0181[1]

…e una vista notturna….Buonanotte a tutti.

sabato 12 giugno 2010

-1 Km 0

-1 La partenza è ormai prossima...

Le cose da fare sono ancora molte, ma moltissime sono già state fatte; il GoEast Team non vede l'ora di partire... anche per porre fine alla snervante sensazione di aver dimenticato qualcosa... fatto che si avvera ad ogni viaggio, chissà se anche stavolta la tradizione sarà rispettata? L'importante è il nostro spirito e la nostra determinazione cose che non lasceremo di certo a casa!