domenica 22 agosto 2010

Barnaul

Quì a Barnaul siamo ospiti di una coppia di ragazzi gentilissimi, Nataly e Dan, anche loro trovati da Ture tramite couchsurfing. Hanno un appartamento piccolissimo al quinto piano di un condominio in centro città, dove vivono con loro figlio, e il loro grande cane (un Bobtale). Io e Marco ci chiedevamo dove avremmo dormito, visto che l’appartamento è composto da un soggiorno con divano, una mini cucina, e bagno. La risposta l’abbiamo avuta la sera: i ragazzi trasformano il divano in letto matrimoniale, e ci dormono loro. Per noi sul pavimento un materasso gonfiabile, che si è rivelato davvero comodissimo. Fatto questo, non rimane molta superficie libera nell’appartamento, e il cane la occupa completamente. E’ davvero singolare che dei ragazzi si offrano di ospitare gente quando già l’appartamento io lo riterrei piccolo per loro… Ma è davvero incredibile quanto siano felici di averci qua con loro, quanto siano gentili nel prepararci da mangiare, lavarci qualche indumento in lavatrice, accompagnarci a destra e a manca in città per quello che ci serve (pignone catena per Marco, forse nuovo sacco a pelo per me, etc.)

La prima sera, venerdì, siamo stati assieme a loro ad un concerto,

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in una specie di casa abbandonata non lontano dal centro città, una sorta di centro sociale, anche se centro sociale non è (è una proprietà privata, messa a disposizione per qualche festa). Il posto è davvero singolare, accogliente, simpatico! Il gruppo che suona (www.drugiedyadi.com) è spettacolare: DSCN3426

musica similbalcanica, tra il country e il bossanova (dice Marco). Conosciamo Peter, il leader, amico di Dan. E’ il cantante, nonchè violinista, del gruppo. Ha avuto un’educazione classica, al conservatorio di Novosibirsk, e ha poi girato l’Europa come artista di strada per 10 anni, è stato anche a Genova. Si complimenta con noi per l’attenzione degli italiani, in base alla sua esperienza, nell’ascolto della musica classica. Gli chiediamo se possiamo comprargli un disco (forse oggi Nataly riesce a farcelo avere), poi lo spettacolo ricomincia. Sono un gruppo professionista, i componenti sono originari di Barnaul, quindi fanno questa serata per la loro città. Riescono davvero a coinvolgere il pubblico, con canzoni classiche russe, una canzone tipica della città di Barnaul, con battute e gag. Ad esempio alla festa ci si può sposare (per scherzo ovviamente): molti ragazzi e ragazze lo fanno, ci sono a disposizione un abito da sposa e un gruppo che suona una specie di danza nuziale. E’ molto originale! Non so se da noi le ragazze lo farebbero, mi vien da pensare che sarebbero superstiziose ad indossare un abito da sposa prima del matrimonio… Scopro che qua mettono la fede sull’anulare della mano destra. E che fanno il segno della croce “al contrario” (prima a destra e poi a sinistra). La Chiesa Ortodossa vuole così. Non lo sapevo. Anche qua si grida “bacio! bacio!” agli sposi novelli.

Tra birre, balli, un trenino come in Italia si fa ad ogni festa, e gente ubriaca, la serata volge al termine. Fuori fa freddo, come sempre quando cala il sole e si fa notte qua. Ci dicono che quest’estate è stata davvero mite, incredibilmente “fredda” rispetto ai soliti 40° degli altri anni. D’inverno qua si arriva anche a –40, con anche 2m di neve…

Ieri (sabato) a mezzogiorno siamo stati a vedere una gara di motocross, alle porte della città. La Siberia Cup. Prima girano i bimbi, 8 anni. Poi gli adolescenti, 14 anni. Poi i più grandi.

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Lo spettacolo aumenta con l’aumentare della potenza dei mezzi, ovviamente. Non è una grossa manifestazione (rispetto ad un challenge che ho visto in Italia) ma è coinvolgente! Dopo le gare, andiamo a cercare il pignone per Marco, da un concessionario multimarca, dove vedo lo spider Can-am (circa 19000 euro) e molte moto usate, che noto costare molto più che in Italia (quasi 4000 euro per un cbr 900 del 96, e quasi 7000 euro per un’R1 del 2005…quasi il doppio che in Italia mi sa…). Cerchiamo poi in 3 negozi un sacco a pelo un po’ più pesante per me (qui la notte in tenda fa davvero freddo, e il mio sacco a pelo da mezza stagione non va benissimo…); non hanno esattamente ciò che cerco: o sono troppo pesanti (come peso in kg intendo) oppure non abbastanza pesanti (come riparo dal freddo…). Ci sto ancora pensando, su cosa fare…

Torniamo a casa, mangiamo qualcosa (ormai sono le 15) e poi andiamo al fiume: a circa 30km sudovest dalla città, ci aspettano i genitori di Dan, una coppia di loro amici, e Ivan, il figlio di Nataly e Dan. Dalla strada principale si stacca una strada disastrata, verso l’Ob. La percorriamo piano piano con l’X-Trail di Dan (guida a destra, importato dal Giappone, come moltissime auto qua. Dan e Nataly sono andati in treno fino a Vladivostok e sono tornati con l’auto. Il tutto, dicono, si è rivelato molto più conveniente che comprare la macchina qua. Molti, qui, fanno di questi viaggi il loro lavoro). Arrivati sulla riva, il padre di Dan ci porta con un gommone a motore su un’isola al centro del fiume,

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dove loro sono accampati, per la giornata, con tenda, e tutto il necessario: il padre di Dan è un bravo pescatore (e orgogliosamente ci dice che è anche un bravo cacciatore), pesca sul fiume alcuni pesci e li cucina lì, sulla spiaggia, alla griglia. Li mangiamo “a scottadito”, nel vero senso della parola: con le mani, appena presi dalla griglia. Sono di un sapore incredibile: naturali, senza sale, senza olio, buonissimi. Le spine sono quasi morbide, al punto che si possono masticare e mangiare. Davvero eccezionali. Addirittura meglio degli sgombri di Bruno! (il mio vicino di casa, in Italia)

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Io e Marco costruiamo un castello di sabbia assieme a Ivan, sulla riva.

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E’ ormai il tramonto, il paesaggio e i colori si fanno davvero incredibili. Come la quantità di zanzare! Tornati in “terraferma” incontriamo gruppi di famiglie russe, accampate a riva per il weekend, con vecchi camion allestiti a camper, con musica e falò. Ci offrono della vodka, e vogliono cucinarci degli “shashlik”. Io rifiuto (non bevo alcool), Marco assaggia uno shot.

Oggi andremo nella casa di campagna dei genitori di Dan, dove hanno una banya, domani vedremo come procedere con le gomme e il resto, per poi prepararci alla ripartenza.