lunedì 13 settembre 2010

L’angolo delle statistiche

Rev.0 del 13-09-2010

Rev.1 del 14-09-2010

come solitamente piace a me, faccio un piccolo riepilogo parziale dei “numeri” del viaggio:

3 mesi dalla partenza

93 giorni di viaggio (Rev.0)

51 giorni effettivi di viaggio (Rev.0)

12 giorni con il cobra

43 giorni da solo

38 giorni con il ture

16500 km percorsi

2000 km circa percorsi in Mongolia (di cui circa 1600km di sterrato: solo 50km di asfalto in totale dall’ingresso in Mongolia fino a Tsetserleg)

1 m^3 di benzina consumato

circa 70 soste rifornimento carburante

11 Paesi

12 confini di Stato attraversati

3 notti in ostello

28 notti in albergo

23 notti in couchsurfing

15 notti in tenda

11 notti in pensioni-guesthouse

2 notti ospite in casa d’altri

1 notte in un dormitorio universitario

1 notte in yurta

1 notte in appartamento in affitto

8 notti in villa con piscina

6300 foto scattate

850 video girati

60 GB di memorie flash riempiti

3 volte appoggiata a terra la moto, praticamente da fermo

1 cambio olio

2 rabbocchi olio

1 cambio gomme (+2 “inversioni”)

33 eurocent, costo della benzina in Iran (la meno cara)

1,92 euro, costo della benzina in Turchia (la più cara)

6 fusi orari attraversati (quì siamo +6h rispetto all’Italia)

95° di longitudine percorsi (direzione est)

 

15.000.000 popolazione del Kazakistan (un quarto di quella italiana)

2.700.000 km^2 superficie del Kazakistan (9 volte quella italiana)

2.600.000 popolazione della Mongolia (meno di un ventesimo di quella italiana)

1.000.000 di telefoni cellulari circa in Mongolia

34.000.000 di capi di bestiame in Mongolia

1.566.500 km^2 superficie della Mongolia (5 volte l’Italia)

1,4 densità demografica della Mongolia (1,4 persone / km^2) la più bassa del mondo…

1580m altitudine media della Mongolia (una delle più elevate del mondo)

1162 nascita di Temujin, il sovrano più potente delle steppe, che riuscì a unificare tutti i clan mongoli, fino allora sempre rivali e mai coesi: nel 1206 proclamò la nascita dell’impero mongolo e assunse il titolo onorifico di “Gengis Khan”

1204 anno in cui “Gengis Khan” fissò la forma scritta della lingua mongola, di origini semitiche, che si scrive in verticale, dall’alto verso il basso

1639 fondazione della prima Capitale mongola, costituita da tende di feltro, e pertanto di posizione non fissa (veniva spostata “quando l’erba seccava”, e fu trasferita 25 volte lungo il corso dei fiumi…

1778 costruzione della Capitale mongola nella posizione attuale

1924 proclamazione della Repubblica Popolare Mongola (la capitale fu rinominata Ulaanbaatar, “eroe rosso”)

17000 i lama mongoli (sacerdoti o monaci) uccisi dal comunismo in 15 anni con le “purghe staliniane” (oltre allo scempio della distruzione di quasi tutti i monasteri e i templi)

1944 anno in cui fu adottato l’alfabeto cirillico russo, con due caratteri aggiuntivi, per la scrittura della lingua mongola: i 35 caratteri dell’alfabeto cirillico riescono a rendere i suoni di questa lingua in modo più fedele rispetto alle 26 lettere dell’alfabeto romano

NOTA linguistica: la pronuncia mongola non è facile. Per usare le parole dello scrittore di viaggi Tim Severin, il mongolo è “…come due gatti che tossiscono e si sputano addosso fino a che uno dei due non vomita…”

 

aggiornerò questa rubrica non appena collezionerò nuovi dati!

domenica 12 settembre 2010

Ulaanbaatar

Siamo arrivati nella Capitale Mongola!!!
Sono esattamente 3 mesi di viaggio,
ben piu' del previsto, ma gli imprevisti sono stati molti,
e io adesso sono davvero contento, perche' questo e' un bel traguardo intermedio verso la meta!
Ora staremo un bel po' qui a Ulaan Baatar, perche' dobbiamo chiedere il visto russo...
quindi nei prox giorni pubblichero' dei post + dettagliati, e anche delle foto, spero!!!!
Un saluto a tutti, buonanotte!

venerdì 10 settembre 2010

Tsetserleg - Kharkhorin

questa mattina ci siamo svegliati alla Fairfield Guesthouse, decantata dalla Lonely Planet come un'oasi meravigliosa, con una colazione all'inglese memorabile, in quest'angolo di mondo...
come al solito quando le aspettative sono alte si rimane un po' delusi...innanzitutto perche' la colazione era si' simil inglese, ma non proprio all'inglese...e non abbondava di certo in quantita'... poi perche' la colazione inclusa e' solo quella base, quindi ho dovuto pagare un bel supplemento per quella simil inglese...

siamo stati a visitare il tempio buddista Galdaan Zuu (dal di fuori): di fronte al tempio e' situata una statua del Buddha alta 7m. Ora si riparte, direzione Kharkhorin, l'antica capitale mongola, dove vedremo il tempio Erdene Zuu Khiid, primo monastero buddhista della mongolia.
Lungo il tragitto mi piacerebbe fermarmi alle sorgenti termali Tsenker, ma a Ture non va molto l'idea...vedremo chi la vincera'! ;-)

Poi un altro paio di giorni e, passate le Mongol Els, dovremmo arrivare alla Capitale, UB.


al prossimo aggiornamento!


P.S. scusate se non inserisco foto, ma senza collegarmi con il mio pc non e' sempre cosa facile...

White Lake – Tsetserleg

giovedì 9 settembre 2010

alla fine quasi 200km anche oggi…

dopo la colazione e la preparazione dei bagagli (per me sempre lunga…Marco deve sempre aspettarmi…) ci siamo diretti verso il vulcano Khorgo Uul, a pochi km dalla cittadina di Tairat, vicino alla quale abbiamo campeggiato. Le coordinate gps che avevo inserito (prese dalla guida) si sono rivelate errate, abbiamo quindi seguito il buonsenso (di Marco) e un paio di indicazioni di gente del posto (Marco ha chiesto in una Gher, io ad un motociclista…) per raggiungere, dopo una passeggiata di 15 minuti) il cono del vulcano. Davvero bello! Dalla sommità' inoltre si vedevano bene il lago (Terkhiin Tsagaan Nuur), la grande colata lavica in direzione dello stesso lago, e la collina dove abbiamo campeggiato la notte, vista dalla sponda opposta.

Poi benzina, e direzione Tsetserleg! La strada è piena di buche, è difficile prendere velocità, perchè non appena si pensa di aver trovato una condizione di marcia “stabile” ci si ritrova davanti una groviera di crateri… procediamo a meno di 30km/h di media… ed e' già l’una, quindi ci fermiamo a “pranzare” a bordo strada con un paio di snickers, come spesso e' successo…(NOTA: dall’Italia fino a qua penso che non ci sia posto, inteso come negozietto tipo minimarket, in cui non abbiamo trovato gli snickers, di certo lo snack più conosciuto e venduto al mondo, in base alla mia esperienza…)

Miraggio! Di colpo la strada diventa asfaltata, e per 10km circa riscopro il piacere di una guida rilassata, potendomi guardare intorno, e ammirare il panorama, anziché guardare sempre con attenzione la strada… Marco era deluso, perché dice che con l’asfalto non e' piu' Mongolia…per me invece e' stata una goduria!!!

Di nuovo sterrati, la strada principale è in costruzione, vi e' ancora solo la massicciata, non percorribile. A tratti molta ghiaia, pericolosa quasi quanto la sabbia quando non ci si aspettano dei cumuli improvvisi. A tratti divertente, con discrete velocità di percorrenza, e qualche breve pista “d’erba”, le mie preferite, perchè la presenza di erba schiacciata è garanzia di “grip”: non ci sono praticamente mai nè sabbia, nè buche, nè sassi.

Sono molto stanco, la strada è faticosa; nonostante manchino solo una trentina di km dalla nostra meta odierna, devo fermarmi per riprendere un po’ di energie, mangiando un paio di biscotti e una tavoletta di cioccolato; è difficile trovare qualcosa di diverso nei piccoli market dei paeselli che si trovano lungo la strada…

Ultima tappa della giornata: una strana formazione rocciosa, in mezzo alla pianura, una roccia di “diametro” circa 8m,e altezza circa 10m. Vi sono su di essa (o almeno vi dovrebbero essere) iscrizioni risalenti addirittura a 8000 anni fa… Per raggiungere “la roccia” dobbiamo fare un guado (due volte: andata e ritorno), per la gioia di Ture, che non vede l’ora di fare i guadi, e per la mia ansia, perché io invece se li potessi evitare li eviterei volentieri…

Procedendo verso Tsetserleg, altri 10km, quasi, di asfalto: che figata sfrecciare a 100km/h guardandosi le dolci montagne circostanti, con i chiaroscuri formati dalle nuvole che fanno ombra qua e là sul panorama…

Arriviamo stanchi in città, oggi ci fermiamo in una Guesthouse; portiamo su i bagagli, facciamo una gustosissima e lunga doccia, poi ceniamo fuori con una ragazza del posto, contattata via internet. Parla molto bene inglese, d’inverno lavora con un’organizzazione umanitaria americana, che aiuta i bambini mongoli che hanno problemi di cuore.

Domani mi aspetto una colazione grandiosa. E’ descritta dalla guida come un qualcosa di eccezionale, in quest’angolo di mondo: i proprietari della Guesthouse sono Inglesi…

Buonanotte!!!

mercoledì 8 settembre 2010

Mongolia 8° giorno

Oggi 200 km e sono tornati sole e caldo. Il percorso odiero è stato caratterizzato più dalla sabbia che dal fango.
Ho rabboccato la mia Honda Transalp con mezzo litrp di olio e ho riparato alla maglio col nastro americano il parafango! Domani punteremo sul lago Terkhiin Tsagaan Nuur... Stasera è tornato il celo spettacolare! By by a tutti.

lunedì 6 settembre 2010

Uliastay - Mongolia

Siamo qui in pausa da un paio di giorni, nella ridente cittadina di Uliastaj. Siamo +6h rispetto all’Italia, quì vige l’ora di Ulaanbaatar, +1h rispetto alle “aimag” più occidentali della Mongolia. E a breve quì si sarà +7h, perchè non c’è l’ora legale. Ma noi non ci saremo, perchè domani si riparte! Si riprende verso nord, abbiamo già prenotato un alberghetto a Tosontsengen, cittadina a 190km da qui, speriamo di non incontrare neve, e che le strade non siano piene di fango… ebbene sì, perchè l’altro giorno, arrivando a Uliastaj, dopo una notte di pioggia battente in tenda, abbiamo trovato le piste viscide dal fango, e verso la fine, a 20km dall’arrivo, la pioggia si è trasformata in NEVE!!! faceva freddissimo, ed era difficilissimo proseguire perchè non si riusciva a tenere la visiera chiusa, e la neve pungeva dolorosamente gli occhi! è stata la giornata + difficile del mio viaggio, più di 6h per fare 120km… per fortuna abbiamo trovato un hotel decente, non avrei mai pensato di trovarlo qua in centro alla mongolia…
ci siamo un po’ riposati, abbiamo ripreso le energie (e la temperatura corporea…) e in teoria le previsioni danno il tempo in miglioramento per i prossimi giorni…
Vi faremo sapere…alla prossima connessione internet disponibile!!!
Avrei altro da scrivere su questa permanenza di due giorni a Uliastaj, ma ora si va a mangiare perchè è tardi, ciao!
P.S. ho pubblicato ora un post datato 29 agosto, per chi vuole leggere qualcos’altro!

venerdì 3 settembre 2010

Mongolia 4° giorno

Finora 120km  fino ad Altai, ora andremo avanti un paio di orette, poi ci accamperemo.
Devo andare più piano perche' avevo iniziato a prenderci gusto con il fuoristrada, e non vorrei aver esagerato coi sacchettoni sulle borse (su cui si sono aperte delle crepe), ma non penso sia questo...
Speriamo di arrivare domani a Uliantsai o li vicino per mangiare e trovare internet (e benzina!!!)
Ora ci aspettano montagne, invece ieri e oggi abbiamo fatto deserto... cosi' cambiamo paesaggio, anche se forse andiamo verso il freddo, speriamo non verso le piogge!
La schiena si fa sentire, con tutte ste buche...
La gomma posteriore si sta gia' notevolmente usurando, e crepando...speremo ben, in caso lo cambiamo a Ulanbaatar o in Russia.
Se qualcuno vole mandarmi SMS se sullo spot vedete che sono vicino a qualche citta' il cell generalmente prende, ciao!