venerdì 1 ottobre 2010

Uploading from South Korea…

 

Visto che qua dalla Korea non riesco a caricare i miei video…(mannaggia…ora che avevo un po’ di tempo…) per una “politica” di Youtube (o legge coreana….):

본인확인제로 인해 한국 국가 설정시 동영상/댓글 업로드 기능을 자발적으로 비활성화합니다.
We have voluntarily disabled this functionality on kr.youtube.com because of the Korean real-name verification law.

Allora condivido un paio di video interessanti, di viaggiatori.

Il primo è di un ragazzo tedesco:

 

 

Mentre questo è di un americano:

(notate il numero di visualizzazioni di questo video…)

NOTA: questi video non sono di persone che ho conosciuto.

Farò l’upload delle foto della Mongolia, prima o poi… e preannuncio che mi taglierò finalmente barba e capelli: è da Tashkent che non taglio nulla, non ce la faccio più, non ci sono abituato…

Questa sera interessante chiacchierata con Ken, l’americano che ci sta ospitando (mamma mia che fatica capire l’inglese parlato dagli americani…mi perdo metà delle parole…oppure se le mangiano loro?…): lui insegna inglese qua in Corea, da sei mesi. Quando era all’università è stato 5 mesi in Senegal, e pensa di tornarci, perché è il posto, tra quelli in cui è stato, dove ha visto la gente più felice! E’ incredibile, non hanno nulla, sono veramente poveri, ma hanno sempre il sorriso, mentre noi abbiamo tutto, ma siamo sempre incavolati con tutto e con tutti, senza motivo…

Oggi sul mattino di Padova c’è un articolone su Ture, il mio compagno di viaggio da due mesi…quando arrivo in Giappone faccio mettere anch’io un articolo! vi dirò quando andare in edicola :-)

giovedì 30 settembre 2010

South Korea

Incredibile, mi pare di essere sbarcato in un altro mondo: tutte le scritte incomprensibili, per la strada, nei negozi… con la lingua non ci si capisce. Paesaggi (e temperatura!) completamente diversi da quelli siberiani, impressione veramente positiva! per le persone, gentili e disponibili, per il paesaggio: finalmente mare! anzi, oceano! e un angolino di costa, oggi, che pareva quasi l’isola d’elba!

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Ho mangiato in un buffet nippo-koreano: sushi e altre cose, davvero buono, e pagato solo 7$ per mangiare quanto si vuole! Il the koreano è buonissimo. Il succo di Aloe pure. I ravioli non sono male, e pure i noodles. Pollo fritto, con lo zucchero. Patate, con il miele. Gusti strani, ma buoni!

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Me ne rimarrò qua minimo due settimane, quindi vi farò un rapporto dettagliato sulla Korea, per chi è interessato ovviamente!

lunedì 27 settembre 2010

владивосток - 43°10′N 131°56′E

Quella che è chiamata “la San Francisco Russa” per via delle strade in continuo saliscendi, appare inizialmente come una grande moderna città: arrivandoci in moto, innanzitutto ci si imbatte in un traffico da grande metropoli, a partire da già una trentina di km prima, perché le strade si “imbottigliano” per entrare nella penisola del centro città; poi si vedono in lontananza decine di enormi palazzi, arroccati sulla collina che dà sul porto. Enormi cartelloni pubblicitari, vie trafficate e illuminate. L’impressione è molto positiva: forse perché si arriva da migliaia di km di foresta (a parte Khabarovsk ovviamente). La mattina successiva, dai uno sguardo intorno, e ti rendi conto che molti dei palazzi sono nient’altro che dei casermoni sovietici, e un’atmosfera grigia copre un po’ la città (complice il tempo: cielo coperto, rischio pioggia). Dopo un giretto in centro, ci si rende conto che la città non è poi così grande, e in una giornata si visitano un po’ tutti i luoghi di particolare interesse: la stazione, il porto, il museo del sommergibile russo C-56, l’arco trionfale. Abbiamo già visto il traghetto che ci porterà in Korea: è li “parcheggiato” al porto. “EASTERN DREAM” il nome. Domani facciamo i biglietti. Oggi già iniziate le procedure di uscita dalla Russia (consegnati i documenti in porto, aiutati da un’Agenzia). 

Mi ha davvero impressionato in questi ultimi dieci giorni il constatare quanto la latitudine influenzi la temperatura, a parità di stagione. Da Ulaanbaatar, infatti, proseguendo verso Nord, è sempre soffiato un vento “siberiano” in direzione contraria, e abbiamo sentito diminuire progressivamente la temperatura, fino a Ulan-Ude, dove abbiamo trovato la neve… Da Ulan Ude fino a Chita, di nuovo un lieve calo di temperatura. A Chita era +3°C la mattina, e il ragazzo che ci ha ospitato ci ha detto che solitamente a Magotcha, la città successiva, ci sono dieci gradi di differenza (in meno) rispetto a Chita. E così è stato! la mattina successiva ci siamo infatti svegliati con -10°C… Tutto il tragitto verso Est da Magotcha a Belogorsk è stato compiuto con temperature basse, e frequenti soste per scaldarsi mani e piedi… Proseguendo verso sud-est, direzione Khabarovsk, la temperatura è aumentata, e a Khabarovsk di giorno, con il sole, si poteva girare in T-shirt. Poche centinaia di km verso sud, direzione Vladivostok, e i guanti “pesanti” cominciano a dare fastidio, quasi vorrei toglierli e cambiarli con quelli più leggeri, mentre un paio di giorni prima ero lì che attaccavo e staccavo continuamente le manopole riscaldabili, scollegate prima della partenza per scongiurare ogni problema elettrico, considerandole inutili d’estate… e collegate “al volo” alla batteria per causa di forza maggiore in questo tratto di Russia… (purtroppo senza il loro regolatore dopo pochi minuti diventavano ustionanti e dovevo staccarle…). Prima di arrivare a Vladivostok ho dovuto per forza togliere il pile… e quì a Vladivostok (circa alla latitudine di Firenze) ci sono quasi 20°C, quindi ciò significa che una decina di gradi di latitudine di differenza (un migliaio di km…) comportano 30°C di differenza… (non bisogna però dimenticare la notevole influenza mitigatrice dell’oceano…)

Vedremo ora in Korea, se dovremo girare veramente in “tenuta” estiva, o se invece arriveremo nel periodo delle piogge… (Seoul è circa alla latitudine della parte sud della sicilia…)

Abbiamo percorso 5000km in Russia, in questa Terra enorme, che comprende 10 fusi orari, che si estende per oltre 17 milioni di km^2 (57 volte l’italia…) ma che ha neanche 2 volte e mezzo gli abitanti dell’italia…

La Korea è invece un terzo dell’Italia, come superficie, ma ha quasi lo stesso numero di abitanti! (5/6) Penso sarà un bel cambiamento di paesaggio rispetto la Russia…

a presto su questo stesso canale…!

domenica 26 settembre 2010

Vladivostok – 20.882 km

Dopo 106 giorni siamo finalmente arrivati alla “fine”.

La fine della strada.

Da quì non si può più proseguire. Per andare oltre bisogna prendere il ferry. Ebbene sì, perchè siamo a Vladivostok! il punto più estremo della Russia, il nome stesso (dominatore dell’est) è esplicativo. Sulla carta geografica è il punto più “a destra” dell’immensa Russia, e ci siamo giunti, con le nostre moto! Da sempre Vladivostok è considerato il “punto finale”: del continente asiatico, della Transiberiana, etc. Più in là non si va. Più in là c’è l’Oceano signori, l’Oceano Pacifico!

venerdì 24 settembre 2010

Russia Khabarovsk

Oggi "passeggiatina" di 660 km fino a Khabarovsk, considerata la citta' con più di mezzo milionedi abitanti piu' fredda al mondo. Domani pausa, poi domenica tappone finale da 760 km fino a Vladivostok. Abbiamo percorso i 2165 km della famigerata statale M58 "Amur" in 3 giorni, praticamente un'autostrada in mezzo alla foresta siberiana, incredibilmente inaugurata OGGI qui' a Khabarovsk dopo 50 anni di lavori!!! Negli ultimi 5 giorni abbbiamo percorso più di 3000km, e passato 3 fusi orari, penso la più veloce progressione verso est del viaggio. Buonanotte a tutti, qui' siamo a +9h dall'italia...
Dimenticavo di aggiungere che sono a 20.000 km da casa!!! 

giovedì 23 settembre 2010

Russia siberiana

Oggi numerosi record:
   Tappa più a Nord (54 gradi N)
   Tappa più fredda (-10 c°!!!!)
   Tappa più lunga (910 km)
   Media più elevata, 250 km in 2 ore (finalmente strade decenti!)
   NOVE strati di vestiti!!!
   Mancano 2 giorni a Vladivostok

sabato 18 settembre 2010

Gomme!!!

siamo arrivati a Darkhan, ultima grande città mongola prima del confine, e ci siamo fermati inaspettatamente in albergo: Marco, che solitamente preferisce la tenda, si è sentito “spaesato” perché domani dobbiamo arrivare solamente fino al confine (il suo visto russo parte da lunedì), sono poco più di 120km, e ha detto “cosa facciamo domani? sarebbe da partire con calma domattina, e andarcene in albergo stasera…” Con me sfonda una porta aperta, e quindi eccoci in questo bell’hotel mongolo, moderno, una delle migliori docce trovate in questo viaggio (finalmente un supporto decente del “telefono” della doccia), e tramonto da paura dalla finestra.

Cavoli, ho guardato le gomme, e ci sono delle crepe che non c’erano prima di Ulaanbaatar! e mi spaventano moltissimo!

dateci un’occhio a questo link, e datemi qualche consiglio:

http://www.facebook.com/album.php?aid=89130&id=1348501144&l=c4b4422c7e

quanto riesco ad andare avanti secondo voi? quei crepi si allargheranno? si staccheranno i tasselli? come può essere successo? non mi pare una cosa normale…

pressione: le ho usate per circa 1500km in Tajikistan a 2 bar, metà asfalto metà sterrato sassoso. Poi le ho usate da Barnaul fino a qua in Mongolia (quindi per circa 3000km) a 2,5 bar circa, perchè mi hanno consigliato di alzare la pressione per diminuire il consumo (a scapito di un po’ di resa…)

Le vostre opinioni sono ben accette…

Scriverò anche alla Michelin ma ovviamente capita di sabato, e loro l’email prima di lunedì non la vedranno… e poi chissà quando e se mi rispondono…