lunedì 12 luglio 2010

Khalaikum-Kulyab-Dushanbe

394km – 12h di viaggio

Lunga e dura, 100km di paura, percorsi in 4 ore… ma sempre meglio della M41 a nord, da Dushanbe a Khorog via Tavildara…

Mi cacciano purtroppo dal locale, vi aggiorno quando arrivo a Tashkent, in teoria dopodomani. Ciao!

ПОМИР (Khorog-Pamir-Khorog)

10/07/2010  400km – 9h

Oggi è stata davvero una giornata lunghissima…

Son riuscito a fare tutto quello che avevo programmato, ma un po’ troppo di corsa…

Questa mattina sveglia presto, prima delle 7, per iniziare a snellire la moto da un po’ di valigie: infatti quest’oggi andrò un po’ avanti nel Pamir, ma poi tornerò indietro, perchè ormai la decisione di evitare il Kyrghyzstan è presa. Lascio quindi un po’ di valigie qua in camera, e la moto, con 30kg di peso in meno, è tutta un’altra cosa…

Colazione per le 7.20, che consiste in 4 uova “all’occhio di bue”, con pane, e the verde. Per le 8 andiamo (io e un nipote della padrona di casa, 18enne, gentile, che mastica 2 paroline di inglese) all’OVIR, per chiedere per la registrazione: qua non si capisce cosa si debba e cosa non si debba fare, perchè la guida dice una cosa (e cioè che è obbligatoria la registrazione) mentre in hotel a Dushanbe mi avevano detto che non serve… La gentile signora in carica all’ufficio registrazioni mi conferma che per visti turistici entro i 14 giorni non serve la registrazione. Bene. Mi conferma anche che dovrò lasciare il Tajikistan il 14 (cioè questo è un visto a date chiuse, e non con “finestra di ingresso” e poi validità X). Male.

Poi vado a cambiare la gomma posteriore da una specie di gommista che ha una macchina per stallonare le gomme che avrà almeno un secolo, e che quasi mi desfa il tallone della SIRAC per smontarmela… Sono lì che armeggiano per montare la T63 con delle leve che sembrano dei grandi scalpelli…mi permetto di dargli le mie leve, nuove Buzzetti prese prima di partire, ma non le sanno usare…quindi entro e gli dico un po’ come fare… alla fine rimonto la ruota, mi faccio mille pare se ho rimesso tutto correttamente, ma alla fine parto, purtroppo molto tardi…sono ormai le 11.

I primi 120km fino a Jelandy scorrono lisci come l’olio, due ore nette, media impensabile per il Tajikistan… poi, poco prima di arrivare al Passo, la strada diventa sterrata, a tratti sassosa a tratti sabbiosa compatta. E continua così per una settantina di km, quando decido di girarmi: ho raggiunto la valle di Alichur, quindi ho completamente sorpassato la prima vetta da 4000m, sono al centro del Pamir, sono esattamente 4 ore di viaggio, avevo deciso di girarmi dopo 4 ore perchè 8 ore di viaggio con queste strade sono più che abbastanza… Anche l’autonomia mi consiglia di girarmi: non ci sono distributori in questo deserto d’alta quota, la mia autonomia (compresa tanica supplementare) dovrebbe superare i 450km, ma meglio non verificare, e diciamo che 400 possono bastare…

Torno quindi indietro, con mio grande rammarico, perchè sarebbe stato mitico arrivare fino ad Osh… ma i ribelli Kyrghyzi non me la sento di affrontarli, anche se qua si sentono notizie che ormai dovrebbe essere tutto ok…

Nel tragitto di ritorno, trovo una moto, la prima moto incontrata in questo viaggio mi sa: è l’americano in KTM! quello di cui mi aveva parlato il ciclista tedesco trovato poco prima di Tavildara… Ha la targa del Montana, che essendo rettangolare ha attaccato lungo il parafango posteriore, ruotata di 90°. Ha imbarcato la moto in aereo, da New York a Monaco di Baviera, ed eccolo qua, in giro sul Pamir, destinazione Vladivostok via Mongolia. Ci scambiamo reciproci in bocca al lupo, facciamo due foto, e ci salutiamo.

DSCN2278

Ora avrei ancora migliaia di cose da raccontare, ma son stanco e vado in branda… ho provato a fare l’upload di un video e di una foto più volte, ma proprio non ne vuole sapere… Alla prossima connessione veloce quindi!

Ecco anche il video (ora sono a Dushanbe…)

sabato 10 luglio 2010

Kalaikhum-Khorog

09/07/2010 - 242km – 8h

oggi è stata dura, ma nulla in confronto di ieri.

Vi avevo promesso il video del passaggio di ieri sul ponte. Eccolo:

Poi ne avrei molti altri…e moltissime foto…ma questo per ora può bastare…

Oggi la strada è un po’ migliorata, infatti ho fatto la media dei 30 orari anzichè dei 15… però ci son stati due punti difficoltosi: un guado profondo 50cm, dove ho appoggiato la mia amabilia sx (la borsa in alluminio) in acqua…ma per fortuna c’erano dei baldi giovinotti ad aiutarmi… e poi un tratto con sabbia, dove io mi trovo malissimo causa l’enorme peso della moto…

ora sono a Khorog! ma vado a letto perchè son ko

buonanotte!

Chris

P.S. Michele e Nick, quando partite voi? Ma allora fate la Pamir Highway o no? vi consiglio si entrare in Turkmenistan da Howden-Bajgiran, perchè ho sentito racconti di perquisizioni rompiscatole fiscali a Seraks, mentre a me non han fatto aprire una cerniera!!! Se poi fate la Pamir Highway, non andate a Khorog per la M41 perchè c’è un ponte chiuso!!!     (…non per le moto…vedi video!)

giovedì 8 luglio 2010

Tavildara - Kalaikhum

90 km

Poca strada oggi ma quando vedrete i video capirete perchè solo 90 km in sei ore! Poco dopo la partenza ho dovuto attraversare il fiume che sto costeggiando da ieri, ma il ponte è chiuso!!! Così quattro operai che stanno lavorando sul ponte stesso caricano la mia Transalp su una passerella a picco sul fiume e l'ostacolo è superato, ma quanto tempo e... fatica. Poi proseguendo sulla solita "strada" in costante ascesa scavallo un passo ad oltre 3000 metri e poi comincia la discesa che mi porta a Kalaikhum dove dormirò stanotte. Al di là del fiume a soli cento metri l'Afganistan!!!!
(Immagine di repertorio aspettando una connessione decente)

mercoledì 7 luglio 2010

Dushanbe - Tavildara

210 km

Oggi poca strada ma di più non si poteva fare, i primi 100 km fino ad Obigarm la strada era in buone condizioni poi è diventata un disastro! L'asfalto è terminato e al suo posto una strada di sassi solcata da numerosi piccoli torrenti fortunatamente poco profondi, la velocità di percorrenza è giocoforza ridotta. Arrivato a Tavildara ho combiata la gomma anteriore con la Michelin T63 (gomma più adatta al fuoristrada) che mi portavo al seguito. Stanotte dormirò in ostello e adesso cena!

Pamir Highway

Un'immagine vale più di mille parole, Christian non entrerà in kirghizistan a causa del recente colpo di stato che ha destabilizzato il paese, percorrerà comunque la famosa Pamir Highway (Highway solo di nome in realtà è ben poco asfaltata!) fin dove vorrà/potrà per poi tornare indietro e rientrare in Uzbekistan.


Se guardate bene l'altezza dei passi che dovrà affrontare lo Stelvio al confronto vi sembrerà un cavalcavia! Forza Christian GoEast!

martedì 6 luglio 2010

Dushanbe

Oggi sveglia presto, alle 7:00, perchè prima di mezzogiorno ho un sacco di cose da fare…

Intanto vado a fare colazione: il locale “bar” (Бар) si trova nient’altro che in una stanza come le altre, adibita però a bar. Avevamo già visto questo a Mosca, nel “magnifico” hotel che aveva ospitato me e cobra… Ordino un uovo “all’occhio di bue”, pane burro marmellata e the. Ovviamente la colazione non è inclusa nel prezzo… Vado poi in Reception e chiedo di poter vedere una stanza doppia non “lux” in modo da poter pagare meno per il giorno successivo, altrimenti andrò a cercare un altro albergo, perché pagare 50$ per una stanza che, pur grande, è tutt’altro che lux, non mi va proprio. Ieri sera ero stanco, mi avevano fregato facendomi capire che non c’era posto in nessun’altra stanza, ma ora alla fin fine la doppia c’è, è abbastanza grande, e decente, e spendo la metà. Torno quindi in camera e sono da poco passate le 8, devo spostare i bagagli, ma mi bussa il portiere, che vuole i 20 som per il parcheggio: ma mica sto scappando! tieni sti som! però vuole pure che vada giù a parlare con il capo della security…ma che cavoli, hanno un cortile interno grande come un campo da calcio, di moto come la mia ce ne stanno a centinaia, ed è completamente vuoto! Ti ho dato sti 5$, cosa vuoi ancora? …mi dice che la mattina seguente, alle 8 in punto, devo pagare di nuovo…mamma mia sti Tajiki son sempre più fetenti (sempre più russi, mi vien da dire…)

Ora devo stampare l’email che dovrebbe essermi arrivata, con la lettera di invito per l’Uzbekistan, vado all’internet point dell’hotel (che funziona dalle 8 alle 17), mi connetto, ma la lettera non è ancora arrivata… Devo chiamare l’agenzia a Tashkent! E qui non vi dico che peripezie per riuscire a fare una telefonata… prima in reception, poi in una stanza, poi in un’altra, infine son riuscito a fare questa benedetta telefonata, ho pregato l’agenzia di mandarmi la lettera subito (mi avevano detto che l’avrebbero fatto entro due ore) e così è stato: dopo un quarto d’ora ho stampato l’invito. Ora ho tutto: devo recarmi all’ambasciata Uzbeka, che chiude a mezzogiorno, e sono le dieci passate… Prendo quindi un taxi (tratto alla fine per 4$), all’ambasciata c’è un sacco di gente, non me l’aspettavo! Non pensate ad un luogo lussuoso, come si potrebbe pensare di un’ambasciata… si tratta solamente di un vecchio ufficio con una guardia di fuori… dopo aver fatto la coda ed essere arrivato al bancone, mi sento dire che occorrono le fotocopie del passaporto…maremma… accenno a qualche domanda in inglese ma il tipo mi risponde che lui sa solo il russo e che se gli parlo in russo mi risponde altrimenti niente (io ho capito questo). Bene. Corro letteralmente a cercare un posto dove fare fotocopie, ma nel primo posto le fotocopie sono illeggibili… allora fermo un ragazzo, che gentilmente mi accompagna in un altro posto. Intanto sono le 11.15… Corro all’ambasciata, perchè dovrò rifare la fila! ma dico in qualche modo che sono di ritorno perchè son andato a fare le fotocopie, e mi fanno passare… La mia grossa sorpresa è stata quando, alla mia domanda “quando devo tornare?” mi fanno vedere il visto già fatto sul passaporto. Yeeh!!! con la lettera di invito mi avevano detto che bastavano due giorni, invece me l’han fatto al volo! (con 65$…) Ottimo, ora il mio tragitto non ha più buchi, e posso decidere di non entrare in Kyrghyzstan, tornando invece in Uzbekistan. E pensare che mi ero già rassegnato a dover stare 3 giorni qua a Dushanbe… (un portoghese nel mio stesso albergo sta aspettando da 10 giorni il visto per il Turkmenistan!)

A questo punto sono molto rasserenato, e mi merito un buon pranzo, che faccio nel ristorante/fast-food consigliato dalla guida, con specialità turche. Non male, ma ovviamente la specie di kebap che ho mangiato era piccante, mannaggia…

Vi chiederete, e mi chiederete: ma non vai a farti un giro per Dushanbe invece che startene al computer? risposta: il giretto per Dushanbe l’ho fatto, la città gira tutta attorno a un grande viale alberato, doppia carreggiata con aiuola alberata al centro, lungo un paio di km, la Rudaki Prospekt. L’Hotel si trova proprio alla fine di questo viale, dove esso confluisce con la Piazza “Maydani Ayni” dove c’è la stazione ferroviaria. La città non offre molto: la stessa guida si limita a citare due o tre musei (che io evito accuratamente), l’unica moschea (che ho visto) e una statua, la statua di Ismail Samani (un condottiero del decimo secolo) posta nella “piazza” centrale della città, di fronte al Ministero degli Esteri, e proprio al centro della Rudaki Prospekt. La statua ha preso il posto di una statua di Lenin, che ora si trova nel Parco Centrale (Bagh-i-Markazi) che pure ho visto. Sono stato anche al Bazar Barakat, dove ho visto delle bancarelle che vendevano un po’ di tutto, tipo frutta, sacchi di farina, detersivi, non potevano mancare poi le angurie, che ci sono ovunque da quando “siamo” entrati in asia, le “pagnotte” di pane ovviamente accatastate una sopra l’altra all’aria aperta, e le onnipresenti prese elettriche che dalla turchia fino a qua non mancano mai in ogni bancarella che si rispetti. Ma poi anche bancarelle di cose assurde, tipo di giocattoli vari, oggetti strani mischiati assieme, tipo la corona di una bicicletta, cellulari finti, pareva quasi una bancarella di cose usate, ma suppongo che qua invece siano nuove… Non avevo letto che la guida dice che “il grande Bazar Barakat al coperto è il cuore delle attività commerciali di Dushanbe…” perchè quasi mi dispiace allora non averne visto l’interno…ma se la premessa era quello che ho visto fuori, allora il commercio qui a Dushanbe va proprio male, e offre proprio poco…

Sono ormai le 18 e come ben capite va benissimo quindi scrivere qualcosa qui in albergo, e riposarmi un po’, visto che domani si riparte.

Poi uscirò a mangiare qualcosa, preferibilmente in un posto con wi-fi in modo da poter fare l’upload di questo post, e poi nanna.

Dushanbe mi aveva ingannato, stupendomi con una bellissima prima impressione: belle ville lungo il fiume, a 30 km a nord della città, ristoranti davvero carini sulla riva opposta rispetto a quella della strada, etc. Poi tutto è cambiato, quando sono arrivato in città… Prima mi trovavo infatti a Varzob (Варзоб), il “quartiere” dei nuovi ricchi di Dushanbe… mi sorpassavano infatti una Lexus, un Porsche Cayenne Turbo, un’altra Lexus (il Rexton), etc…

Ora son davvero felice quindi di lasciare Dushanbe, e di dirigermi domani verso il Pamir. Devo fare bene i conti con i tempi: il visto Tajiko mi scade il 14, quindi entro tale data devo andarmene.

In teoria a Khorog c’è connessione internet, ma poi basta, quindi conto di farvi sapere com’è almeno fino a Khorog, poi ci si riaggiorna quando sono a Khojand o a Tashkent, oppure quando ripasso (purtroppo) per Dushanbe…

Sono troppo prolisso, lo so, e avrei ancora mille cose da raccontare, devo cercare di essere più essenziale… alla prossima!!!