I stayed a couple of days in Kyoto:
the first one I went to the "one-thousand tori" Fushimi Inari Taisha,
where You walk up a hill passing hundreds and hundreds of torii-gates;
on the top You have a great view of Kyoto.
The second day it was raining, so I had a rest in the hostel,
and in the evening I went to Kiyomizudera Temple:
it's open in the night only in autumn, and illuminated,
so the coloured leaves of the trees make a wounderful scenery,
and You can see Kyoto Tower in the landscape by night.
Yesterday I was moving to Nagoya, sunny but cold day. I stopped to warm up in a "convenient store" (called here "conbini") just before Suzuka, where I wanted to visit the circuit!
I did not know if it was open, and I wanted to reach it before the sunset, but I was a little bit late...some raindrops on the mountains to cross, on the very crowded Route 1 from Kyoto to Nagoya...
So I have seen there were motorbike practice during the day (because on sunday there will be a race...)
shit I missed it!
But not everything comes bad...being so late, I found the circuit gate open, and...I entered!
I asked to ride a lap in the famous circuit to a kind japanese worker, and to be italian sometimes is very useful! I had to follow the car, but take a look...!
http://www.youtube.com/watch?v=b8jw3BoiiQY
mercoledì 24 novembre 2010
domenica 21 novembre 2010
Japan - week 3
Non è facile riassumere una settimana in poche righe, ma ci provo:
partito da Hiroshima lunedì, mi sono fermato ai musei navali di Kure, e ho poi campeggiato in un'isoletta (Oshiba).
Il giorno successivo ho proseguito la mia strada verso Shikoku (la "quarta" isola giapponese), superando vari ponti, che son sì comodi, ma pure costosi... Questa seconda notte ho campeggiato nel campo della vecchia scuola elementare di un paesino in un'altra isola...
Son dunque arrivato in Shikoku, e dirigo verso est. Ma voglio evitare la strada costiera, solitamente trafficata: mi porto quindi al centro dell'isola, e percorro una strada che la taglia orizzontalmente. Il primo tratto, la Route 17, è davvero bella: bel panorama, bellissimi colori, curve divertenti. Anche se andando su di quota inizia a fare fresco... Vedo la mia prima scimmia! attraversa la strada da destra a sinistra e si arrampica su sulla montagna... Prendo quindi la 439, e questa è davvero una strada incredibile: tratti strettissimi, in mezzo al bosco, sporchi, ricoperti completamente di foglie. Non mi rendo conto se ho sbagliato strada, perchè sembra davvero una strada abbandonata in mezzo alla montagna... (scoprirò il giorno successivo che ho percorso la strada senza manutenzione da più tempo in Giappone, fonte di molte polemiche qui: "the longest dirty road in Japan...") ...e intanto si sale di quota... Mi fermo sul passo, faccio un paio di foto, entro nel "ristoro" e c'è un vecchietto che ovviamente non capisce un'acca di inglese, e che è davvero impaurito: ma quando parlo inglese non sto mica puntando una pistola addosso a nessuno!
Proseguo ma la temperatura scende assieme al sole, e appena questo fa capolino dietro la montagna, il termometro segna zero gradi... mai decisione fu più saggia di fermarsi per la notte nell'alberghetto trovato alla giunzione con la 438, perchè il giorno dopo ho verificato che c'erano altre due ore di strada di montagna prima di arrivare alla città di Tokushima...
A questo punto chiamo Yoshi, incontrato il giorno prima per strada: mi ha aiutato a contrattare il prezzo all'albergo. Lui è di Tokushima. Lo aspetto alla stazione. E' mezzogiorno passato. Pranziamo assieme, mi offre sushi! E' davvero interessato al mio viaggio, mi fa un sacco di domande. Andiamo assieme al primo dei due ponti che collegano Shikoku con l'isola principale (Honsu). Si può andare sotto al ponte per vedere i vortici creati dalle correnti contrapposte che percorrono lo stretto, ma nonostante il perfetto orario di alta marea, di vortici non se ne vedono. "Unlucky" mi dice Yoshi...da cui mi congedo perchè sta per fare buio, e io volevo arrivare ad Osaka... Mi saluta con le lacrime agli occhi, al che io mi stupisco davvero: è davvero incredibile questa ospitalità giapponese...
L'isola di Shikoku è paragonata alla Sicilia, per lo stretto che la divide dall'isola principale, e io direi anche per gli agrumi che vi crescono: ho "rubato" dagli alberi qualche mandarancio (senza semi!) davvero eccezionale.
Percorro quindi il ponte più lungo del mondo. Dopo aver percorso il ponte numero due al mondo, due anni fa, tra Danimarca e Svezia, sono ora qui ad Akashi, in Giappone. E quì sono "preoccupati" perchè se il ponte sullo stretto di Messina, in Italia, sarà completato, loro perderanno il primato! Gli ho detto di non preoccuparsi...
Mi fermo per la notte a Kobe, perchè Osaka è ancora lontana, inizia a far freddo e sono stanco.
Dopo una foto di rito al porto di Kobe, dirigo per Osaka. Ma in realtà ho appuntamento a nordovest di Osaka, a Kawanishi, con un motociclista del WTN-J, una sorta di motoclub nazionale giapponese. Sunao è davvero gentilissimo, mi offre la cena, andiamo assieme alle terme più antiche del Giappone (Arima Onsen) e mi ospita a casa sua per la notte. Il giorno successivo andiamo insieme in moto a Osaka, visitiamo il castello, pranziamo con Okonomiyaki (il mio responso: Hiroshima style batte Osaka style!) e facciamo un salto in Osaka downtown. La sera mi traferisco da Naoto, suo amico, sempre motociclista. Anche in questo caso sono l'ospite d'onore: cena con la sua bella famiglia e ospite a casa sua per la notte. E' davvero incredibile questa ospitalità che continuo a trovare in giro per il mondo...
Infine, oggi mi scortano fino all'autostrada per Kyoto: Naoto davanti, con la sua F800GS, Sunao dietro, con la sua HP2. Due delle moto con cui avrei voluto fare questo viaggio! (ma troppo costose...). E' troppo forte come nel mondo sempre si cerchi ciò che non si ha: qua in giappone tutti con il mito delle auto e delle moto europee; Sunao e Naoto con le BMW, e appassionati di Porsche. Poi per strada si vedono Alfa Romeo e si incrociano Ducati!
Ciliegina sulla torta, arrivato a Kyoto, incontro inaspettatamente il mitico Matsuo San.
Non vi dico nulla. Andate a vedere il suo sito:
www.baikunomatsuo.sakura.ne.jp
gli stringo la mano onorato, e facciamo una foto assieme:
partito da Hiroshima lunedì, mi sono fermato ai musei navali di Kure, e ho poi campeggiato in un'isoletta (Oshiba).
Il giorno successivo ho proseguito la mia strada verso Shikoku (la "quarta" isola giapponese), superando vari ponti, che son sì comodi, ma pure costosi... Questa seconda notte ho campeggiato nel campo della vecchia scuola elementare di un paesino in un'altra isola...
Son dunque arrivato in Shikoku, e dirigo verso est. Ma voglio evitare la strada costiera, solitamente trafficata: mi porto quindi al centro dell'isola, e percorro una strada che la taglia orizzontalmente. Il primo tratto, la Route 17, è davvero bella: bel panorama, bellissimi colori, curve divertenti. Anche se andando su di quota inizia a fare fresco... Vedo la mia prima scimmia! attraversa la strada da destra a sinistra e si arrampica su sulla montagna... Prendo quindi la 439, e questa è davvero una strada incredibile: tratti strettissimi, in mezzo al bosco, sporchi, ricoperti completamente di foglie. Non mi rendo conto se ho sbagliato strada, perchè sembra davvero una strada abbandonata in mezzo alla montagna... (scoprirò il giorno successivo che ho percorso la strada senza manutenzione da più tempo in Giappone, fonte di molte polemiche qui: "the longest dirty road in Japan...") ...e intanto si sale di quota... Mi fermo sul passo, faccio un paio di foto, entro nel "ristoro" e c'è un vecchietto che ovviamente non capisce un'acca di inglese, e che è davvero impaurito: ma quando parlo inglese non sto mica puntando una pistola addosso a nessuno!
Proseguo ma la temperatura scende assieme al sole, e appena questo fa capolino dietro la montagna, il termometro segna zero gradi... mai decisione fu più saggia di fermarsi per la notte nell'alberghetto trovato alla giunzione con la 438, perchè il giorno dopo ho verificato che c'erano altre due ore di strada di montagna prima di arrivare alla città di Tokushima...
A questo punto chiamo Yoshi, incontrato il giorno prima per strada: mi ha aiutato a contrattare il prezzo all'albergo. Lui è di Tokushima. Lo aspetto alla stazione. E' mezzogiorno passato. Pranziamo assieme, mi offre sushi! E' davvero interessato al mio viaggio, mi fa un sacco di domande. Andiamo assieme al primo dei due ponti che collegano Shikoku con l'isola principale (Honsu). Si può andare sotto al ponte per vedere i vortici creati dalle correnti contrapposte che percorrono lo stretto, ma nonostante il perfetto orario di alta marea, di vortici non se ne vedono. "Unlucky" mi dice Yoshi...da cui mi congedo perchè sta per fare buio, e io volevo arrivare ad Osaka... Mi saluta con le lacrime agli occhi, al che io mi stupisco davvero: è davvero incredibile questa ospitalità giapponese...
L'isola di Shikoku è paragonata alla Sicilia, per lo stretto che la divide dall'isola principale, e io direi anche per gli agrumi che vi crescono: ho "rubato" dagli alberi qualche mandarancio (senza semi!) davvero eccezionale.
Percorro quindi il ponte più lungo del mondo. Dopo aver percorso il ponte numero due al mondo, due anni fa, tra Danimarca e Svezia, sono ora qui ad Akashi, in Giappone. E quì sono "preoccupati" perchè se il ponte sullo stretto di Messina, in Italia, sarà completato, loro perderanno il primato! Gli ho detto di non preoccuparsi...
Mi fermo per la notte a Kobe, perchè Osaka è ancora lontana, inizia a far freddo e sono stanco.
Dopo una foto di rito al porto di Kobe, dirigo per Osaka. Ma in realtà ho appuntamento a nordovest di Osaka, a Kawanishi, con un motociclista del WTN-J, una sorta di motoclub nazionale giapponese. Sunao è davvero gentilissimo, mi offre la cena, andiamo assieme alle terme più antiche del Giappone (Arima Onsen) e mi ospita a casa sua per la notte. Il giorno successivo andiamo insieme in moto a Osaka, visitiamo il castello, pranziamo con Okonomiyaki (il mio responso: Hiroshima style batte Osaka style!) e facciamo un salto in Osaka downtown. La sera mi traferisco da Naoto, suo amico, sempre motociclista. Anche in questo caso sono l'ospite d'onore: cena con la sua bella famiglia e ospite a casa sua per la notte. E' davvero incredibile questa ospitalità che continuo a trovare in giro per il mondo...
Infine, oggi mi scortano fino all'autostrada per Kyoto: Naoto davanti, con la sua F800GS, Sunao dietro, con la sua HP2. Due delle moto con cui avrei voluto fare questo viaggio! (ma troppo costose...). E' troppo forte come nel mondo sempre si cerchi ciò che non si ha: qua in giappone tutti con il mito delle auto e delle moto europee; Sunao e Naoto con le BMW, e appassionati di Porsche. Poi per strada si vedono Alfa Romeo e si incrociano Ducati!
Ciliegina sulla torta, arrivato a Kyoto, incontro inaspettatamente il mitico Matsuo San.
Non vi dico nulla. Andate a vedere il suo sito:
www.baikunomatsuo.sakura.ne.jp
gli stringo la mano onorato, e facciamo una foto assieme:
domenica 14 novembre 2010
Hiroshima 12 Nov 2010
Yesterday I woke up early to go to the Mazda Museum: I had to take a "streetcar" and then the train. It' just outside the city. There were a lot of people, I did not think of it. And I was impressed by the plant: very huge, 7km along the river, with a private port, a college, a temple, a stadium, and one of the biggest private bridges of the world...
We saw the assembly line: even if it is a clean and comfortable ambient (compared to other kind of workshops) I would really not like to do a job like that...You must be quick because You have about one minute to finish Your job in that car, and then it's the turn of the next one...and like this for 8hours, with 10 minutes break each 2h...
After that, I went to the Hiroshima City Transportation Museum: more than 2000 models of every kind of vehicles. Ships, trains, helicopters, cars, airplanes, motorbikes, etc...
It was very funny because I was entering a Japanese museum, I thought to find something typical...while the really first thing I saw when entering was this:
I started laughing: but this is the Aprilia RSV! why???
I asked why, after 24000km, I enter a Museum of Transportation Means in Japan, and the first thing I see is a (wonderful) motorbike, made 30km from my house in Italy!
I really could not understand...
They told me that it's the Hiroshima Team for the Suzuka 8hrs! ok, I see...
I looked so many models of ships, trains, airplanes, cars: I could not read all the labels, but at least the italians...and...what do I see???
unbelievable...look with Your eyes...
I immediately called the assistants (there were so many people working as guards, assistants, etc..., much more than the visitors...) and told them about the mistake! They wrote it down, and said thanks to me...
I always find typing or translation errors, everywhere, but I could not ignore this...
After the museum, I went back to Hiroshima center witrh the AstramLine, a train running over the city: they made a rail "track" (the train runs on tyres...) supported by concrete pillars, running over the streets:
Arrived in Hiroshima, I assisted to the candlelight opening ceremony of the Peace Summit Weekend,
where the Peace Nobel Prize Laureates spoke, asking for a world without nuclear bombs
BAN NUKES!
Then I finished the evening with Marco, incredibly met at the ceremony,
after one month from our separation, in Seoul!
We saw the assembly line: even if it is a clean and comfortable ambient (compared to other kind of workshops) I would really not like to do a job like that...You must be quick because You have about one minute to finish Your job in that car, and then it's the turn of the next one...and like this for 8hours, with 10 minutes break each 2h...
After that, I went to the Hiroshima City Transportation Museum: more than 2000 models of every kind of vehicles. Ships, trains, helicopters, cars, airplanes, motorbikes, etc...
It was very funny because I was entering a Japanese museum, I thought to find something typical...while the really first thing I saw when entering was this:
I started laughing: but this is the Aprilia RSV! why???
I asked why, after 24000km, I enter a Museum of Transportation Means in Japan, and the first thing I see is a (wonderful) motorbike, made 30km from my house in Italy!
I really could not understand...
They told me that it's the Hiroshima Team for the Suzuka 8hrs! ok, I see...
I looked so many models of ships, trains, airplanes, cars: I could not read all the labels, but at least the italians...and...what do I see???
unbelievable...look with Your eyes...
I immediately called the assistants (there were so many people working as guards, assistants, etc..., much more than the visitors...) and told them about the mistake! They wrote it down, and said thanks to me...
I always find typing or translation errors, everywhere, but I could not ignore this...
After the museum, I went back to Hiroshima center witrh the AstramLine, a train running over the city: they made a rail "track" (the train runs on tyres...) supported by concrete pillars, running over the streets:
Arrived in Hiroshima, I assisted to the candlelight opening ceremony of the Peace Summit Weekend,
where the Peace Nobel Prize Laureates spoke, asking for a world without nuclear bombs
BAN NUKES!
Then I finished the evening with Marco, incredibly met at the ceremony,
after one month from our separation, in Seoul!
martedì 9 novembre 2010
Waiting the sunrise
H 06.00 locali. Dopo 1h e 1/2 di scarpinata nel bosco sono sulla cima del monte Misen, isola di Miyajima, Giappone, in attesa dell'alba
venerdì 29 ottobre 2010
Japan - day 1
Dopo tanto peregrinare, oggi sono finalmente sbarcato in Giappone!
Mi hanno fatto diventare matto per poter fare entrare anche la moto però...
Ho dovuto prima prendere un autobus, poi un altro, poi camminare 20 minuti a piedi...il tutto per andare al JAF, l'equivalente giapponese dell'ACI, per "autenticare" il Carnet de Passage... Poi ricammina, riprendi il primo autobus (mezz'ora di strada...): il secondo autobus ora non c'è più, troppo tardi...quindi altra sfacchinata a piedi fino in Dogana...e poi finalmente al Terminal, a ritirare la moto...ho praticamente perso tutta la giornata! Ma poi, alla fine, sono uscito dal porto in sella alla mia moto...ho guidato con prudenza perchè devo un po' riprenderci la mano a guidare a sinistra! devo rispolverare i ricordi di 3 anni fa, dei 3000 km in inghilterra e scozia...
Qua però guidare è una palla! ci sono limiti assurdi!! 40km/h anche fuori dal centro città! sulle strade extraurbane si arriva ben a 50km/h! ...me tocca andare avanti in terza, perchè sennò la moto strattona!... in autostrada mi han detto che si può toccare l'incredibile punta di 80km/h...però le autostrade sono costose...e che cavoli! e non mi posso fidare di superare di molto tali limiti (andavo via sotto i 60) perchè mi han detto che se superi di 20 km/h il limite la multa è di 2000$! porc...
Ora si dorme, dopo un paio di orette al "bagno giapponese": c'erano vasche calde con idromassaggio, stanza caldo-umida a 45°C circa, sauna a 90°C, e vasca fredda post-sauna... simile alla jimjilbang coreana, solo che qua non ci si può passare la notte...
Domani devo cercare un vocabolario-traduttore, perchè qui davvero nessuno sa una parola di inglese! incredibile! peggio che in Korea! ...e già in Korea mi ero stralamentato...
Bye!
Mi hanno fatto diventare matto per poter fare entrare anche la moto però...
Ho dovuto prima prendere un autobus, poi un altro, poi camminare 20 minuti a piedi...il tutto per andare al JAF, l'equivalente giapponese dell'ACI, per "autenticare" il Carnet de Passage... Poi ricammina, riprendi il primo autobus (mezz'ora di strada...): il secondo autobus ora non c'è più, troppo tardi...quindi altra sfacchinata a piedi fino in Dogana...e poi finalmente al Terminal, a ritirare la moto...ho praticamente perso tutta la giornata! Ma poi, alla fine, sono uscito dal porto in sella alla mia moto...ho guidato con prudenza perchè devo un po' riprenderci la mano a guidare a sinistra! devo rispolverare i ricordi di 3 anni fa, dei 3000 km in inghilterra e scozia...
Qua però guidare è una palla! ci sono limiti assurdi!! 40km/h anche fuori dal centro città! sulle strade extraurbane si arriva ben a 50km/h! ...me tocca andare avanti in terza, perchè sennò la moto strattona!... in autostrada mi han detto che si può toccare l'incredibile punta di 80km/h...però le autostrade sono costose...e che cavoli! e non mi posso fidare di superare di molto tali limiti (andavo via sotto i 60) perchè mi han detto che se superi di 20 km/h il limite la multa è di 2000$! porc...
Ora si dorme, dopo un paio di orette al "bagno giapponese": c'erano vasche calde con idromassaggio, stanza caldo-umida a 45°C circa, sauna a 90°C, e vasca fredda post-sauna... simile alla jimjilbang coreana, solo che qua non ci si può passare la notte...
Domani devo cercare un vocabolario-traduttore, perchè qui davvero nessuno sa una parola di inglese! incredibile! peggio che in Korea! ...e già in Korea mi ero stralamentato...
Bye!
2700 km in Korea
Yes, 27 hundred km, a round trip in Korea!
Donghae, Samcheok, Seoul, Ganghwado, Osan, Gunsan, Seonyudo, Byeonsan, Naesosa, Yeong-am, Mokpo, Haenam, Wando, Gogeumdo, Goheung, Naenarodo, Yeosu, Dolsando, Mokpo, F1 GP, Geochang, Haeinsa, Andong, Samcheok, Donghae.
I liked very much the inland streets, so many bends!
I did my best, trying to remain safe, with a 300kg-motorbike...
Not big bends, it is a Transalp! but I almost used all the new tyres, which I do not usually do with my cbr... Transalp is a great bike, it is true, confident, You can trust her every time, not incredible torque but always enough, and You really use all she has about tyres and power. With the cbr I usually push only one third of her power...
And during my last driving day in Korea I started in the morning with a clean blue sky, but with a cold +5°C wind, and I arrived in the evening (already dark) with +1°C. During the night already below zero!
So, thank You very much, my dear Transalp, to bringing me here, to my goal!
Yeah! In fact I am now in the ferry, and Japan is near!
We are going to reach the harbour!
Donghae, Samcheok, Seoul, Ganghwado, Osan, Gunsan, Seonyudo, Byeonsan, Naesosa, Yeong-am, Mokpo, Haenam, Wando, Gogeumdo, Goheung, Naenarodo, Yeosu, Dolsando, Mokpo, F1 GP, Geochang, Haeinsa, Andong, Samcheok, Donghae.
I liked very much the inland streets, so many bends!
I did my best, trying to remain safe, with a 300kg-motorbike...
Not big bends, it is a Transalp! but I almost used all the new tyres, which I do not usually do with my cbr... Transalp is a great bike, it is true, confident, You can trust her every time, not incredible torque but always enough, and You really use all she has about tyres and power. With the cbr I usually push only one third of her power...
And during my last driving day in Korea I started in the morning with a clean blue sky, but with a cold +5°C wind, and I arrived in the evening (already dark) with +1°C. During the night already below zero!
So, thank You very much, my dear Transalp, to bringing me here, to my goal!
Yeah! In fact I am now in the ferry, and Japan is near!
We are going to reach the harbour!
venerdì 22 ottobre 2010
Ritorno in Siberia...
Non avevo mai linkato un paio di video che avevo caricato, ancora in Siberia...
meglio tardi che mai!
arrivo a chita:
http://www.flickr.com/photos/54533509@N06/5049572268/
tappa presuntuosa:
http://www.flickr.com/photos/54533509@N06/5048963385/
ne ho moltissimi altri...ma li carico un po' alla volta dai... ;-)
meglio tardi che mai!
arrivo a chita:
http://www.flickr.com/photos/54533509@N06/5049572268/
tappa presuntuosa:
http://www.flickr.com/photos/54533509@N06/5048963385/
ne ho moltissimi altri...ma li carico un po' alla volta dai... ;-)
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