giovedì 30 settembre 2010

South Korea

Incredibile, mi pare di essere sbarcato in un altro mondo: tutte le scritte incomprensibili, per la strada, nei negozi… con la lingua non ci si capisce. Paesaggi (e temperatura!) completamente diversi da quelli siberiani, impressione veramente positiva! per le persone, gentili e disponibili, per il paesaggio: finalmente mare! anzi, oceano! e un angolino di costa, oggi, che pareva quasi l’isola d’elba!

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Ho mangiato in un buffet nippo-koreano: sushi e altre cose, davvero buono, e pagato solo 7$ per mangiare quanto si vuole! Il the koreano è buonissimo. Il succo di Aloe pure. I ravioli non sono male, e pure i noodles. Pollo fritto, con lo zucchero. Patate, con il miele. Gusti strani, ma buoni!

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Me ne rimarrò qua minimo due settimane, quindi vi farò un rapporto dettagliato sulla Korea, per chi è interessato ovviamente!

lunedì 27 settembre 2010

владивосток - 43°10′N 131°56′E

Quella che è chiamata “la San Francisco Russa” per via delle strade in continuo saliscendi, appare inizialmente come una grande moderna città: arrivandoci in moto, innanzitutto ci si imbatte in un traffico da grande metropoli, a partire da già una trentina di km prima, perché le strade si “imbottigliano” per entrare nella penisola del centro città; poi si vedono in lontananza decine di enormi palazzi, arroccati sulla collina che dà sul porto. Enormi cartelloni pubblicitari, vie trafficate e illuminate. L’impressione è molto positiva: forse perché si arriva da migliaia di km di foresta (a parte Khabarovsk ovviamente). La mattina successiva, dai uno sguardo intorno, e ti rendi conto che molti dei palazzi sono nient’altro che dei casermoni sovietici, e un’atmosfera grigia copre un po’ la città (complice il tempo: cielo coperto, rischio pioggia). Dopo un giretto in centro, ci si rende conto che la città non è poi così grande, e in una giornata si visitano un po’ tutti i luoghi di particolare interesse: la stazione, il porto, il museo del sommergibile russo C-56, l’arco trionfale. Abbiamo già visto il traghetto che ci porterà in Korea: è li “parcheggiato” al porto. “EASTERN DREAM” il nome. Domani facciamo i biglietti. Oggi già iniziate le procedure di uscita dalla Russia (consegnati i documenti in porto, aiutati da un’Agenzia). 

Mi ha davvero impressionato in questi ultimi dieci giorni il constatare quanto la latitudine influenzi la temperatura, a parità di stagione. Da Ulaanbaatar, infatti, proseguendo verso Nord, è sempre soffiato un vento “siberiano” in direzione contraria, e abbiamo sentito diminuire progressivamente la temperatura, fino a Ulan-Ude, dove abbiamo trovato la neve… Da Ulan Ude fino a Chita, di nuovo un lieve calo di temperatura. A Chita era +3°C la mattina, e il ragazzo che ci ha ospitato ci ha detto che solitamente a Magotcha, la città successiva, ci sono dieci gradi di differenza (in meno) rispetto a Chita. E così è stato! la mattina successiva ci siamo infatti svegliati con -10°C… Tutto il tragitto verso Est da Magotcha a Belogorsk è stato compiuto con temperature basse, e frequenti soste per scaldarsi mani e piedi… Proseguendo verso sud-est, direzione Khabarovsk, la temperatura è aumentata, e a Khabarovsk di giorno, con il sole, si poteva girare in T-shirt. Poche centinaia di km verso sud, direzione Vladivostok, e i guanti “pesanti” cominciano a dare fastidio, quasi vorrei toglierli e cambiarli con quelli più leggeri, mentre un paio di giorni prima ero lì che attaccavo e staccavo continuamente le manopole riscaldabili, scollegate prima della partenza per scongiurare ogni problema elettrico, considerandole inutili d’estate… e collegate “al volo” alla batteria per causa di forza maggiore in questo tratto di Russia… (purtroppo senza il loro regolatore dopo pochi minuti diventavano ustionanti e dovevo staccarle…). Prima di arrivare a Vladivostok ho dovuto per forza togliere il pile… e quì a Vladivostok (circa alla latitudine di Firenze) ci sono quasi 20°C, quindi ciò significa che una decina di gradi di latitudine di differenza (un migliaio di km…) comportano 30°C di differenza… (non bisogna però dimenticare la notevole influenza mitigatrice dell’oceano…)

Vedremo ora in Korea, se dovremo girare veramente in “tenuta” estiva, o se invece arriveremo nel periodo delle piogge… (Seoul è circa alla latitudine della parte sud della sicilia…)

Abbiamo percorso 5000km in Russia, in questa Terra enorme, che comprende 10 fusi orari, che si estende per oltre 17 milioni di km^2 (57 volte l’italia…) ma che ha neanche 2 volte e mezzo gli abitanti dell’italia…

La Korea è invece un terzo dell’Italia, come superficie, ma ha quasi lo stesso numero di abitanti! (5/6) Penso sarà un bel cambiamento di paesaggio rispetto la Russia…

a presto su questo stesso canale…!

domenica 26 settembre 2010

Vladivostok – 20.882 km

Dopo 106 giorni siamo finalmente arrivati alla “fine”.

La fine della strada.

Da quì non si può più proseguire. Per andare oltre bisogna prendere il ferry. Ebbene sì, perchè siamo a Vladivostok! il punto più estremo della Russia, il nome stesso (dominatore dell’est) è esplicativo. Sulla carta geografica è il punto più “a destra” dell’immensa Russia, e ci siamo giunti, con le nostre moto! Da sempre Vladivostok è considerato il “punto finale”: del continente asiatico, della Transiberiana, etc. Più in là non si va. Più in là c’è l’Oceano signori, l’Oceano Pacifico!

venerdì 24 settembre 2010

Russia Khabarovsk

Oggi "passeggiatina" di 660 km fino a Khabarovsk, considerata la citta' con più di mezzo milionedi abitanti piu' fredda al mondo. Domani pausa, poi domenica tappone finale da 760 km fino a Vladivostok. Abbiamo percorso i 2165 km della famigerata statale M58 "Amur" in 3 giorni, praticamente un'autostrada in mezzo alla foresta siberiana, incredibilmente inaugurata OGGI qui' a Khabarovsk dopo 50 anni di lavori!!! Negli ultimi 5 giorni abbbiamo percorso più di 3000km, e passato 3 fusi orari, penso la più veloce progressione verso est del viaggio. Buonanotte a tutti, qui' siamo a +9h dall'italia...
Dimenticavo di aggiungere che sono a 20.000 km da casa!!! 

giovedì 23 settembre 2010

Russia siberiana

Oggi numerosi record:
   Tappa più a Nord (54 gradi N)
   Tappa più fredda (-10 c°!!!!)
   Tappa più lunga (910 km)
   Media più elevata, 250 km in 2 ore (finalmente strade decenti!)
   NOVE strati di vestiti!!!
   Mancano 2 giorni a Vladivostok

sabato 18 settembre 2010

Gomme!!!

siamo arrivati a Darkhan, ultima grande città mongola prima del confine, e ci siamo fermati inaspettatamente in albergo: Marco, che solitamente preferisce la tenda, si è sentito “spaesato” perché domani dobbiamo arrivare solamente fino al confine (il suo visto russo parte da lunedì), sono poco più di 120km, e ha detto “cosa facciamo domani? sarebbe da partire con calma domattina, e andarcene in albergo stasera…” Con me sfonda una porta aperta, e quindi eccoci in questo bell’hotel mongolo, moderno, una delle migliori docce trovate in questo viaggio (finalmente un supporto decente del “telefono” della doccia), e tramonto da paura dalla finestra.

Cavoli, ho guardato le gomme, e ci sono delle crepe che non c’erano prima di Ulaanbaatar! e mi spaventano moltissimo!

dateci un’occhio a questo link, e datemi qualche consiglio:

http://www.facebook.com/album.php?aid=89130&id=1348501144&l=c4b4422c7e

quanto riesco ad andare avanti secondo voi? quei crepi si allargheranno? si staccheranno i tasselli? come può essere successo? non mi pare una cosa normale…

pressione: le ho usate per circa 1500km in Tajikistan a 2 bar, metà asfalto metà sterrato sassoso. Poi le ho usate da Barnaul fino a qua in Mongolia (quindi per circa 3000km) a 2,5 bar circa, perchè mi hanno consigliato di alzare la pressione per diminuire il consumo (a scapito di un po’ di resa…)

Le vostre opinioni sono ben accette…

Scriverò anche alla Michelin ma ovviamente capita di sabato, e loro l’email prima di lunedì non la vedranno… e poi chissà quando e se mi rispondono…

venerdì 17 settembre 2010

Ulaanbaatar – SIDE B

L’altro ieri abbiam cambiato alloggio. Vediamo ora un altro lato di Ulaanbaatar.

Io sinceramente non mi sarei mosso, avevamo una doppia con bagno in camera a due passi dal centro, ad un prezzo irrisorio (circa 13 euro in totale al giorno, compresa colazione…) e poi abbiamo dovuto fare i bagagli in fretta perché Masha era in ritardo per andare all’Università. Ora siamo più distanti dal centro, dobbiamo muoverci in moto, ma il traffico è notevole, quindi la cosa è stressante e rischiosa, oppure in autobus… Son comunque contento per la nuova esperienza che stiamo vivendo: siamo prima stati in una gher, e abbiamo visto le abitudini che ci sono in mezzo alla steppa, poi in una guesthouse, e ora vediamo le abitudini di una famiglia che vive al nono piano di un condominio sovietico alla prima periferia ovest di UB. Pensate che i russi hanno cercato di scrivere CCCP con i condomini, infatti, guardando la piantina della città, dall’alto sembra davvero di leggere la scritta, incompiuta, CCC…

Ieri sera abbiamo cenato con Masha, la ragazza che ci sta ospitando, in un ristorante italiano: che forte essere a Ulaanbaatar e mangiare il filetto all’aceto balsamico con sottofondo di musica italiana! Masha ha 19 anni, vive con i genitori, ha già avuto varie esperienze couchsurfing in Giappone, Stati Uniti, etc. quindi lei ospita a sua volta da lei. E’ appena tornata da un viaggio di 3 mesi negli Stati Uniti, è la seconda volta che ci va: sono dei programmi di lavoro, non ho capito bene se di scambio culturale, comunque a lei è stato trovato il lavoro, lavora per due mesi come organizzatrice (tipo una manager!) in un ristorante, e poi ha un mese per viaggiare negli States. E’ appena tornata, e non vede l’ora di rifarlo, per la terza volta, l’anno prossimo.

Ho inserito su facebook un album di foto della russia al seguente indirizzo:

http://www.facebook.com/album.php?aid=88818&id=1348501144&l=31d3367a93

Le foto della Mongolia sono spettacolari, penso che non dovrò più cercare degli sfondi per il desktop, perché sono a posto per un bel pezzo… Ma ve le faccio attendere un po’, perché non ho il tempo oggi di selezionarle e fare l’upload!!! Infatti domani ripartiamo, e avremo tappe serrate fino a Vladivostok. Non so se riusciremo a scrivere qualcosa sul blog fino ad allora, vedremo…

Carico ora un video della Mongolia, per chi vuole farsi un viaggetto in moto con me sugli sterrati…