venerdì 3 dicembre 2010

Tokyo - 26475km

Missione compiuta!

Sono finalmente arrivato a Tokyo, dopo 174 giorni di viaggio.
Sono passato per il centro di Tokyo e arrivato al "punto zero" delle strade in Giappone, "Nihonbashi", da cui prendono inizio la Route 1 e tutte le strade del Giappone, e non solo: da quì ha inizio la AH1, la più lunga Asiatic Highway, 20557km attraverso 14 Paesi, da Tokyo a Istanbul, dove si connette con la E80, che porta da Istanbul a Lisbona, attraverso 10 Paesi e 5700km.








La mèta prefissata è stata raggiunta.

Era da molto che volevo scrivere questo post, e finalmente ce l'ho fatta. 
Ora sono molto stanco; devo riposarmi, ma non troppo... perchè si deve decidere che fare della moto, e della vita... si punta probabilmente ad altri lidi...

mercoledì 1 dicembre 2010

bicycle

Oggi sono ospite di una famiglia giapponese, gentilissimi,
marito e moglie, senza figli, vivono alle porte della città di Atsugi, ad una sessantina di km da Tokyo.
Ieri sera quando sono arrivato mi hanno preparato una mega cena,
e poi un futon per la notte.
Hanno viaggiato in mezzo mondo: sono stati in tutti i continenti!
Sono motociclisti, e dove non hanno spedito la loro moto (Tunisia, Libia, Corea, Australia),ne hanno noleggiate (Sudafrica, Mongolia, Canada, Nuova Zelanda, Taiwan, etc.)
Oggi era una bella giornata di sole, e sono uscito per andare al supermarket assieme a Satomi (chi era che nei cartoni animati si chiamava così??). Sono risalito in sella ad una bicicletta dopo quasi sei mesi, ed è stato bellissimo! Mi son gustato l'aria aperta per una mezz'oretta, andando piano quel tanto da potersi guardare tranquillamente intorno, ma non così piano come quando si va a piedi. Una piacevole "riscoperta". Volevo infatti noleggiare una bici a Kyoto, per visitare velocemente la città, ma pioveva, quindi ho evitato. E mi sa che quindi non guidavo bici da...dallo scorso giugno a Padova!
Mii...ed è già dicembre...!

ecco il percorso dei miei 2800km in Giappone...
Da Sakaiminato a Tokyo - GoEast 2010 su Riderpedia.com

martedì 30 novembre 2010

Atsugi

sono davvero vicino alla meta!
(aprite la foto e date un occhio al cartello...)



e ne sono fiero!

ma ne son anche felice, perchè son proprio stanco ormai...
lo so che nessuno ci crederà, ma quando viaggiare diventa la quotidianità,
e assume quasi le sembianze di un "lavoro" (benzina, strada, benzina, strada, mangiare, cerca da dormire per stasera, programma le prossime tappe, etc. etc. etc.),
non te la godi più come all'inizio, diventa un po' tutto "normale"
e la stanchezza ormai si fa sentire...

sommiamo anche il fatto che qua in Giappone non si parla più di "avventura" (che teneva alti morale e adrenalina) ma semplicemente di "trasferimenti" (strade molto trafficate, limiti di velocità da tartaruga, città e poi città e poi città, una dopo l'altra, convenience store ovunque, aperti 24h su 24, distributori ovunque, quindi non ti devi minimamente preoccupare di fare scorte di cibo, acqua, di benzina...)

Comunque, appena arrivo a Tokyo vado a bussare alle porte di mamma Honda,
poi vi faccio sapere...

Ito

Mi sono appena fatto una colazione da paura,
nell'ostello più bello che abbia mai visto in vita mia!

http://kshouse.jp/ito-e/index.html

una casa storica in legno, sulla riva del fiume, con camerate con futon su tatami,
spazi in comune immensi, bellissimo stile giapponese, pulito, free wifi, e...onsen! spettacolare...

La colazione consiste dunque in:

pane da toast (3 fette, 1 euro)
pancetta (95g, 3 euro)
2 uova (1 euro)
marmellata (3 euro)
miele (4 euro)
cereali (3 euro)
1 banana (40 cent)
1 mela (1 euro)
1 yogurt (1 euro)

insomma, 17 euro... ho speso quanto un pranzo...e comprando tutto al supermarket!
vabbè che mica ho finito i cereali, il miele e la marmellata, però mi sa che non mi devo sorprendere se mi chiedono sui 7 euro in giro per fare la colazione...



Si parteeee!!!

domenica 28 novembre 2010

Mount Fuji counterclockwise

Oggi abbiamo fatto il giro del Monte Fuji!
Dico "giro" perchè ci abbiamo girato tutto attorno: belle strade, bell'asfalto, bel paesaggio, bel tempo!
Dico "abbiamo" perchè ero assieme a due centauri giapponesi: Mr. Takeda (Harry), che mi sta ospitando a casa sua, e Mr. Goto, un vicino di casa che si è aggregato.
Entrambi hanno più moto, entrambi hanno anche una Guzzi. Ma per l'occasione sono usciti con il GS1200 (Goto) e con il Suzuki Djebel (Harry).
Quasi 200km in totale.
Abbiamo dapprima visto il Fuji dalla montagna di fronte, Hakone Yama.
Poi abbiamo provato ad "attaccare" il Fuji da tutte le angolazioni possibili:
le tre strade principali che portano su a 2500m, compresa quella a pedaggio, erano tutte chiuse per neve. E con "chiuse" intendo proprio sbarrate...impossibile passare, anche facendo "l'italiano"...
Abbiamo tentato anche attraverso una strada militare sterrata, ma siamo arrivati al massimo a 1300m, poi il sentiero era troppo impervio...
Poco male, ho una vagonata di belle foto!

mercoledì 24 novembre 2010

Suzuka

I stayed a couple of days in Kyoto:
the first one I went to the "one-thousand tori" Fushimi Inari Taisha,
where You walk up a hill passing hundreds and hundreds of torii-gates;
on the top You have a great view of Kyoto.
 


The second day it was raining, so I had a rest in the hostel,
and in the evening I went to Kiyomizudera Temple:
it's open in the night only in autumn, and illuminated,
so the coloured leaves of the trees make a wounderful scenery,
and You can see Kyoto Tower in the landscape by night.



Yesterday I was moving to Nagoya, sunny but cold day. I stopped to warm up in a "convenient store" (called here "conbini") just before Suzuka, where I wanted to visit the circuit!
I did not know if it was open, and I wanted to reach it before the sunset, but I was a little bit late...some raindrops on the mountains to cross, on the very crowded Route 1 from Kyoto to Nagoya...
So I have seen there were motorbike practice during the day (because on sunday there will be a race...)
shit I missed it!
But not everything comes bad...being so late, I found the circuit gate open, and...I entered!
I asked to ride a lap in the famous circuit to a kind japanese worker, and to be italian sometimes is very useful! I had to follow the car, but take a look...!

http://www.youtube.com/watch?v=b8jw3BoiiQY

 

domenica 21 novembre 2010

Japan - week 3

Non è facile riassumere una settimana in poche righe, ma ci provo:
partito da Hiroshima lunedì, mi sono fermato ai musei navali di Kure, e ho poi campeggiato in un'isoletta (Oshiba).
Il giorno successivo ho proseguito la mia strada verso Shikoku (la "quarta" isola giapponese), superando vari ponti, che son sì comodi, ma pure costosi... Questa seconda notte ho campeggiato nel campo della vecchia scuola elementare di un paesino in un'altra isola...


Son dunque arrivato in Shikoku, e dirigo verso est. Ma voglio evitare la strada costiera, solitamente trafficata: mi porto quindi al centro dell'isola, e percorro una strada che la taglia orizzontalmente. Il primo tratto, la Route 17, è davvero bella: bel panorama, bellissimi colori, curve divertenti. Anche se andando su di quota inizia a fare fresco... Vedo la mia prima scimmia! attraversa la strada da destra a sinistra e si arrampica su sulla montagna... Prendo quindi la 439, e questa è davvero una strada incredibile: tratti strettissimi, in mezzo al bosco, sporchi, ricoperti completamente di foglie. Non mi rendo conto se ho sbagliato strada, perchè sembra davvero una strada abbandonata in mezzo alla montagna... (scoprirò il giorno successivo che ho percorso la strada senza manutenzione da più tempo in Giappone, fonte di molte polemiche qui: "the longest dirty road in Japan...") ...e intanto si sale di quota... Mi fermo sul passo, faccio un paio di foto, entro nel "ristoro" e c'è un vecchietto che ovviamente non capisce un'acca di inglese, e che è davvero impaurito: ma quando parlo inglese non sto mica puntando una pistola addosso a nessuno!

Proseguo ma la temperatura scende assieme al sole, e appena questo fa capolino dietro la montagna, il termometro segna zero gradi... mai decisione fu più saggia di fermarsi per la notte nell'alberghetto trovato alla giunzione con la 438, perchè il giorno dopo ho verificato che c'erano altre due ore di strada di montagna prima di arrivare alla città di Tokushima...
A questo punto chiamo Yoshi, incontrato il giorno prima per strada: mi ha aiutato a contrattare il prezzo all'albergo. Lui è di Tokushima. Lo aspetto alla stazione. E' mezzogiorno passato. Pranziamo assieme, mi offre sushi! E' davvero interessato al mio viaggio, mi fa un sacco di domande. Andiamo assieme al primo dei due ponti che collegano Shikoku con l'isola principale (Honsu). Si può andare sotto al ponte per vedere i vortici creati dalle correnti contrapposte che percorrono lo stretto, ma nonostante il perfetto orario di alta marea, di vortici non se ne vedono. "Unlucky" mi dice Yoshi...da cui mi congedo perchè sta per fare buio, e io volevo arrivare ad Osaka... Mi saluta con le lacrime agli occhi, al che io mi stupisco davvero: è davvero incredibile questa ospitalità giapponese...


L'isola di Shikoku è paragonata alla Sicilia, per lo stretto che la divide dall'isola principale, e io direi anche per gli agrumi che vi crescono: ho "rubato" dagli alberi qualche mandarancio (senza semi!) davvero eccezionale.
Percorro quindi il ponte più lungo del mondo. Dopo aver percorso il ponte numero due al mondo, due anni fa, tra Danimarca e Svezia, sono ora qui ad Akashi, in Giappone. E quì sono "preoccupati" perchè se il ponte sullo stretto di Messina, in Italia, sarà completato, loro perderanno il primato! Gli ho detto di non preoccuparsi...
Mi fermo per la notte a Kobe, perchè Osaka è ancora lontana, inizia a far freddo e sono stanco.
Dopo una foto di rito al porto di Kobe, dirigo per Osaka. Ma in realtà ho appuntamento a nordovest di Osaka, a Kawanishi, con un motociclista del WTN-J, una sorta di motoclub nazionale giapponese. Sunao è davvero gentilissimo, mi offre la cena, andiamo assieme alle terme più antiche del Giappone (Arima Onsen) e mi ospita a casa sua per la notte. Il giorno successivo andiamo insieme in moto a Osaka, visitiamo il castello, pranziamo con Okonomiyaki (il mio responso: Hiroshima style batte Osaka style!) e facciamo un salto in Osaka downtown. La sera mi traferisco da Naoto, suo amico, sempre motociclista. Anche in questo caso sono l'ospite d'onore: cena con la sua bella famiglia e ospite a casa sua per la notte. E' davvero incredibile questa ospitalità che continuo a trovare in giro per il mondo...

Infine, oggi mi scortano fino all'autostrada per Kyoto: Naoto davanti, con la sua F800GS, Sunao dietro, con la sua HP2. Due delle moto con cui avrei voluto fare questo viaggio! (ma troppo costose...). E' troppo forte come nel mondo sempre si cerchi ciò che non si ha: qua in giappone tutti con il mito delle auto e delle moto europee; Sunao e Naoto con le BMW, e appassionati di Porsche. Poi per strada si vedono Alfa Romeo e si incrociano Ducati!



Ciliegina sulla torta, arrivato a Kyoto, incontro inaspettatamente il mitico Matsuo San.
Non vi dico nulla. Andate a vedere il suo sito:

www.baikunomatsuo.sakura.ne.jp

gli stringo la mano onorato, e facciamo una foto assieme: