590km
09:07 – 20:30
Si narra che, dopo il diluvio universale, l’Arca di Noè si posò su un monte…
590km
09:07 – 20:30
Si narra che, dopo il diluvio universale, l’Arca di Noè si posò su un monte…
610 km neanche una goccia d’acqua… ma c’è mancato poco!
Questa mattina come ieri ci siamo svegliati sentendoci come grande puffo! Infatti la nostra spelonca sembra una casa dei puffi.
Chi indovina in quale trullo abbiamo dormito vincerà la razione di cetrioli che ci servono ogni mattina e che noi non mangiamo! (Con la connessione volante che abbiamo non siamo riusciti a inserire immagini lo fare stasera si spera)Oggi vorremmo arrivare a Nemrut Dagi città patrimonio dell’unesco, come Goreme del resto. Colazione con il classico the Turco e con un tipico piatto formato da… boh! vi diremo se riusciremo a capirlo!(Abbiamo scoperto essere una fritata con peperoni cipolla e pomodori e forse formaggio) in aggiunta olive formaggio e… cetrioli!!! Dopo caricheremo le moto e via verso EST! il momento dei saluti con Claudio e Marco è stato particolarmente intenso ci siamo augurati ciascuno di raggiungere la propria meta!(l’augurio migliore che si può fare ad un viaggiatore) E poi via verso la nostra meta odierna, la strada è stata parecchia ma mai noiosa. La Turchia ci ha stupito nuovamente, abbiamo visitato in moto i luoghi attorno a Goreme che non eravamo riusciti a vedere i giorni precedenti poi abbiamo proseguito lungo l’altopiano… paesaggi sempre diversi, da ampie zone coltivate a rilievi totalmente disabitati e incolti con pochissimi alberi e piante, poi in pochi chilometri ci siamo trovati in montagna! Scavallato un passo da 1600 metri ci siamo trovati in una valle praticamente alpina purtroppo con lavori in corso(di domenica!!!) fatto che ci ha rallentato parecchio… Qui bisogna rimarcare le capacità di Christian che dieci minuti dopo aver messo sul casco la visiera scura fa scatenare Eolo e Pluvio, infatti comincia a soffiare forte il vento e minaccia pioggia… ma qui il nostro attua la contromossa: si mette i guanti impermeabili e come avviene spesso non piove più e il vento cala vistosamente. La strada prosegue con grandi lavori di ampliamento in corso e ciò ci costringe a finire anche in strade bianche rallentando la nostra avanzata lentamente il sole cala regalandoci un bellissimo tramonto e colorando di arancione le montagne… ma costringendoci alla guida al buio pesto!!! Infatti qui l’illuminazione stradale è praticamente sconosciuta. Alle 21 abbiamo imboccato la deviazione per il parco, mancavano ancora 50 km alla meta! Attraverso una valletta e un’erta salita siamo arrivati alla sbarra chiusa dell’ingresso, trovato un alloggio per la notte domani mattina visiteremo il parco e vi racconteremo com’è.
Stamattina lasceremo Istanbul per entrare in Asia, ultima colazione sulla splendida terrazza vista Bosforo… Oggi ci attende la Cappadocia, parecchi chilometri ci aspettano per cui partiremo prima del solito, qui si lavora! Non siamo qui a pettinare le bambole!
A stasera.
Chi vuole seguirci quasi in tempo reale http://share.findmespot.com/shared/gogl.jsp?glId=0V9gBNbb9C5EupyZg8WX892sNvrLd1B68
750km, dalle 09 alle 20, con tre soste benzina e due soste di riposo e rifocillamento. Alla fine siamo arrivati a Goreme… un posto magico… spettacolare, che vale assolutamente la pena vedere, ma andiamo con ordine. Stamattina abbiamo lasciato Istanbul direzione Ankara sotto un bel cielo azzurro e un sole splendente, ma dopo un centinaio di chilometri ha cominciato a rannuvolarsi e dopo un’altra cinquantina abbiamo preso per la prima volta pioggia, è durata solo cinque chilometri ma intensa, dopo una breve pausa ha ricominciato a piovere e il tutto si è ripetuto per una terza volta finché Christian non ha indossato i guanti invernali impermeabili… da quel momento non ha più piovuto ovviamente! Fino ad Ankara il cielo è stato leggermente nuvoloso permettendo di ammirare il panorama montuoso, abbiamo raggiunto i 1500 metri per poi procedere con un continuo saliscendi fra alture dolci e verdeggianti. Gradatamente siamo entrati nell’altopiano dell'Anatolia che abbiamo percorso attraverso strade larghissime, sempre a 2 corsie per senso di marcia, dritte, quasi all’”americana” con i soliti continui saliscendi ma con una spettacolare ampissima vista dell’orizzonte. E’ difficile spiegare quanto particolare sia vedere così lontano a perdita d’occhio senza vedere case o montagne in lontananza, dà veramente la sensazione di quanto siamo piccini! Proseguendo verso sud-est, vedevamo enormi distese di grano, e numerose mietitrebbie, nuovissime, ai bordi della strada. Ai distributori abbiamo visto una nuova tipologia di carburante: il “motorin”, che non abbiamo ancora capito cosa sia: costa meno della verde e meno del diesel….
Più ci avvicinavamo alla nostra meta e più il sole calava avvicinandosi al tramonto virando la luce al rosso e illuminando le rocce con una luce calda e magica. Ma nulla ci faceva supporre cosa avremo visto in seguito… Arrivati a Goreme al tramonto abbiamo visto meravigliati i famosi camini delle fate!!! Sono delle rocce dalle forme meravigliose in cui hanno ricavato anticamente delle case ora utilizzate per lo più per i turisti… e indovinate un po’ dove dormiremo stasera? Avete indovinato? A domani le foto degli interni! Ma il destino ci riservava un’altra incredibile sorpresa… mentre cercavamo una camera per la notte un Italiano ci salutava e ci invitava ad alloggiare nel medesimo posto e quì scoprivamo la presenza di un altro connazionale, anzi di più: siamo 4 veneti e tutti motoviaggiatori, per vedere chi sono gli altri guardate www.tureadventure.it e http://www.partireper.it/dovegiungere/, praticamente se ci fossimo messi d’accordo probabilmente non ci saremmo trovati!!!
Stamattina ci siamo alzati con moltaaaa calma…. Colazione sulla terrazza con vista sul Bosforo e sulla moschea, siamo praticamente sopra il minareto, adesso abbiamo capito perché ieri ci sembrava di avere il Muezzin direttamente in camera! Dalla colazione ci aspettavamo cose… Turche…. Invece colazione piuttosto classica se si esclude la presenza di anguria olive verdi e nere e verdure varie (pomodori e cetrioli a colazione!). Ci hanno appena annunciato che dovremo cambiare stanza per cui ci apprestiamo a traslocare… e dire che avevamo anche il filo con i panni stesi ad asciugare… Passeremo la giornata a zonzo per la città che già ci attira per l’estrema vitalità.
Abbiamo passato la giornata da perfetti turisti visitando moschee madrasse e suk, ci siamo mossi poco perchè alloggiamo vicino al centro e perche avevamo voglia di riposare, infatti nel tardo pomeriggio ci siamo buttati in un prato all’ombra di grossi platani… Nelle piazze ci sono numerosi venditori di pannocchie e di gelati, ma la cosa che ci ha piu colpito è la mescolanza di persone e culture che convivono in questa città. Si vedono donne con il burka e a fianco turiste mezze nude! Questa è comunque la prova che anche le culture piu diverse se c’è la volonta possono coesistere pacificamente… Stasera cena a base di dolci in una terrazza al quinto piano con vista sulla mosche azzurra…
Buonanotte a tutti domani si risale in moto!
620 km con temperatura di circa 27° e forte vento alla sera
Stamattina colazione ordinaria con latte the caffè marmellata burro pane fiocchi di avena muesli formaggio e affettati, non merita nemmeno una foto… Volevamo condividere con voi invece i comfort che la stanza di stanotte ci ha offerto… la tazza è foderata con della pregevole similpelle bianca che accoglie con una piacevole morbidezza i nostri lombi fortemente provati da numerose ore in moto e il lillipuziano lavabo difficile pure da centrare data la grandezza….
Circa 600 km ci dividono da Istanbul, cercheremo di arrivarci o ci avvicineremo molto, l’incognita è la strada fino al confine Turco, se i limiti sono quelli di ieri installeremo delle rotelle sulle moto perché stiano dritte finché dormiamo in corsa…. Anche perché il cambio di fuso ci ha fatto perdere un’ora di sonno!
Siamo a ISTANBUL e fra poco (venerdì) metteremo le ruote in ASIA!!!! è la prima volta che usciamo dall’Europa in moto!!! Ma partiamo con ordine. Stamattina gradevole giornata a Sofia, soleggiata e con temperatura ideale, ne abbiamo approfittato per passare in moto nel centro della città dove ci sono la famosa chiesa di S.Sofia e vari palazzi di pregevole aspetto, nonché il monumento all’armata russa (in foto) ma la Turchia ci chiamava e come sempre abbiamo fatto rotta verso EST! Abbiamo imboccato speranzosi l’autostrada e come in sogno abbiamo visto il cartello 120, sembrava un miraggio visti i limiti di ieri, infatti per 150 km abbiamo viaggiato tranquilli osservando comunque un graduale impoverimento dei paesi e delle cittadelle attraversate andando verso il confine…. Ma quando ormai viaggiavamo sul velluto ecco la fine dell’autostrada e la classica strada Bulgara con limite 60!!!! Abbiamo fatto oltre 100 km con “punte” anche a 40 kmh :-( e il paesaggio era sempre più cadente e tetro, a cui contribuiva anche un cielo nuvoloso e grigio; il confine non arrivava più, le inventavamo tutte per rimanere svegli. Nei pressi del confine è cominciato un serpentone lungo ben 10 km di TIR che attendevano di attraversare la frontiera… chiaramente abbiamo saltato la colonna e ci siamo presentati alla frontiera Bulgara attraversandola in pochi minuti, più complesso l’ingresso in Turchia, durato comunque solo 20 minuti: abbiamo dovuto incomprensibilmente presentare i medesimi documenti ad almeno 5 persone diverse, ma che emozione vedere il bandierone rosso Turco garrire al vento! Alle 17 abbiamo varcato la frontiera Turca e dopo 20 minuti eravamo già in autostrada lanciati finalmente ad una velocità degna! La Turchia appare subito più europea della Bulgaria, tutto è abbastanza ordinato e ben conservato, le strade sono buone e girano meno catorci puzzolenti!!! Questa parte della Turchia ha dolci colline coltivate che formano un gradevole paesaggio, anche il cielo è di nuovo azzurro; ad infastidire c’è invece un forte vento laterale che ci costringe a viaggiare inclinati… e poi durante la sosta benzina, volgendo il nostro sguardo a sud, ci appare come d’incanto l’azzurro mare di Marmara: Istanbul è vicina!!! L’avvicinamento avviene tramite la tangenziale, ampia ma trafficatissima, inoltre lo stile di guida turco è piuttosto aggressivo e impaziente, comunque appena arrivati sullo stretto del bosforo non resistiamo alla tentazione di fare un salto in Asia! o meglio, ne eravamo convinti… invece non si trattava del ponte sullo stretto, ma di un ponte secondario, per cui l’Asia dovrà attenderci, ma ancora per poco! Poi mentre cerchiamo una camera per la notte sentiamo i richiami dei muezzin che convocano i fedeli nelle moschee, riconoscibili dai mille minareti che si stagliano all’orizzonte. Scaricati armi e bagagli ci accingiamo ad un giorno da turisti appiedati, vedremo qualcosa di questa magnifica città ben consci che in un giorno riusciremo a vedere pochissimo… ma la strada ci aspetta e le nostre Transalp pure!
Stasera Kebap!!!! per tutti!!!